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Radio Casteldebole – Donadoni: “Non dobbiamo farci sorprendere dal Milan. C’è sempre un avversario da battere” – 9 dic

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E’ un Bologna alla continua ricerca di conferme. I rossoblù dopo un periodo decisamente nero ed avaro di risultati hanno rialzato la testa e lo hanno fatto andando ad ottenere sette punti sui nove a disposizione nelle ultime tre giornate di campionato.

L’avversario di domani, il Milan del neo allenatore Rino Gattuso, somiglia molto vagamente al Bologna di un mese fa: un leone ferito che vuole e deve rialzarsi. “E’ chiaro che tutti quanti si aspettassero qualcosa di più dal Milan – ammette Roberto Donadoni in apertura dell’usuale conferenza stampa pre partita – Ma ciò non toglie che abbiano comunque giocatori dal tasso tecnico superiore alla media. Per arrivare ai giocatori importanti bisogna spendere soldi ed il Milan li ha spesi.
Che sia in un momento particolare è vero, c’è stato il cambio dell’allenatore, ed aldilà di quello che il Milan può essere o non essere in questo momento, domani dipenderà tutto da noi e dal tipo di interpretazione che potremo dare alla gara.”

Gara di domani che sarà quindi fondamentale per entrambe le squadre e la chiamata alle armi da parte dell’allenatore bergamasco è rivolta a tutti “Possiamo pensare mille cose, ma se evitiamo di avere troppe preoccupazioni sull’avversario ed improntiamo molto su noi stessi, su ciò che sappiamo e dobbiamo fare allora potrebbe venir fuori una partita interessante. Dobbiamo correre, pedalare – sottolinea l’allenatore – dobbiamo essere intraprendenti, convinti e decisi nei contrasti andando sulla palla con grande determinazione. Sarà questo che farà andare la partita in un senso o in un altro indipendentemente dal momento o dalle difficoltà dell’avversario. Le loro difficoltà dovranno quindi essere ingigantite dal nostro tipo di prestazione. Domani per noi ci può essere qualunque tipo di maglia davanti ma deve essere la nostra prestazione che va lavorata in un certo modo. Come ho già detto a loro c’è semplicemente un avversario che bisogna cercare di battere esprimendo i tuoi valori e le tue capacità.” 

L’aria a San Siro sarà probabilmente molto pesante, non tanto per il Bologna ma piuttosto per il Milan il cui primo errore potrebbe dare il la ad una contestazione da parte del pubblico rossonero che diventerebbe  di fatto il primo vero avversario dei rossoneri “C’è solo da aspettarsi una prova di carattere da questo punto di vista, una reazione importante e noi questo dobbiamo aspettarcelo. In casa loro metteranno molta veemenza. Noi dovremo essere preparati e non farci sorprendere da questa cosa.”

Sul ricambio tra i vari giocatori l’allenatore conferma di non avere un gruppo di prediletti ma sottolinea di affidarsi sempre più a ciò che vede in settimana ed in base all’impegno negli allenamenti “C’è il momento di Taider, di Nagy e di Crisetig. C’è un momento per tutti – risponde a domanda specifica sul centrocampista tunisino – Quando vedo le cose fatte in un certo modo durante la settimana decido. Sono tutti in ballottaggio.”

Il fatto che ci sia sempre un momento per tutti per tutti potrebbe però non bastare, alla luce di tutto ciò alcuni giocatori potrebbero infatti richiedere la cessione nella finestra di mercato invernale cercando di trovare altra sistemazione e ritagliarsi spazio utile in altre squadre “Questo può succedere – ammette il tecnico – chi non sarà soddisfatto e riterrà di avere avuto poco spazio è giusto che faccia le sue valutazioni. Qui voglio gente consapevole di giocarsi il posto e la possibilità di giocarsi il campo ogni volta. Se qualcuno non la pensa in questo modo è chiaro che si faranno delle valutazioni. Ovviamente questo non va pari passo con il desiderio ma va in base alle opportunità che il mercato offre. Se ci sono squadre disposte a prendere alcuni nostri giocatori non soddisfatti e questo dovesse essere conveniente anche per il Bologna, allora si valuterà con più facilità.” sostiene con decisione. 

Alcuni rossoblù hanno sempre visto questa gara come una partita nella quale dimostrare sempre qualcosa di più. Parliamo di Simone Verdi ma anche di Mattia Destro. Entrambi non hanno mai trovato il feeling giusto con i colori rossoneri durante la loro permanenza a Milano con Verdi che in particolar modo, potrebbe trovare motivazioni tali a giustificare una maggiore voglia di mostrarsi e mostrare le sue qualità “Chiedo che lui – Verdi ndr – abbia questa voglia, ma che non coincida esclusivamente con quel desiderio di dimostrare solo perché si è avuto un trascorso infelice in quella squadra. – risponde saggiamente Donadoni – La maturità della quale parlavo prima è proprio questa. Se i singoli avranno questo tipo di mentalità allora sarà il momento nel quale sarai destinato a calcare palcoscenici più importanti. Destro? Deve prima di tutto dimostrare a se stesso piuttosto che all’avversario. Domani anche lui dovrà sapere che ci sarà da soffrire.”

Una delle poche note liete del Milan di questo inizio di stagione è stata Suso, con il ventiquattrenne che nel ruolo di esterno ha fatto vedere tantissima qualità ma soprattutto mostrato enorme fantasia sul campo “Sono giocatori necessitano di lavoro di squadra ancora più attento. Sono coloro che fanno la differenza e danno il “la” alle giocate pericolose. Chiaro che perde qualcosa in fase di non possesso ma questi sono giocatori che se vengono innescati, possono divetare estremamente pericolosi. Ci vuole grande attenzione, bisogna essere bravi soprattutto quando la palla l’abbiamo noi nel fare le marcature prendendo posizioni preventive in modo da essere pronto a tamponare un’eventuale perdita della sfera.”

La stagione è ormai già avviata, il giro di boa distro l’angolo, ciò spinge squadre e società a fare le prime valutazioni andando delineare con maggior decisione la strada da prendere e gli obiettivi stagionali da raggiungere. Il tecnico rossoblù rimane però sempre fedele sempre al suo pensiero originale “Dobbiamo essere competitivi. Dobbiamo avere la consapevolezza di potercela giocare con tutti. Sapendo che i risultati passano dalle prestazioni di un certo tipo e noi dobbiamo fare queste prestazioni. Il passato deve averci insegnato qualcosa no? Queste sono partite nelle quali è bello mettersi in mostra, è bello essere presenti e protagonisti. Chiaro che squadre con Milan e Juve possano avere qualche singolo che eccelle mentre noi dobbiamo pensare di più ad esser squadra. ”

 

 

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