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Radio Steaua: gioventù scacciapensieri

La squadra della capitale è in crisi, ma uno stadio caldo e le ali della gioventù possono dare fastidio al Bologna

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Steaua Bucarest Bologna, Europa League
Steaua Bucarest Bologna, Europa League

A ventiquattro ore da Steaua Bucarest-Bologna, con i rossoblu pronti a salpare, sale la tensione in città. Tutti sanno, infatti, che la trasferta di domani dovrà terminare con un successo per semplificare l’obiettivo di passare il turno, anche se il ricovero di Italiano potrebbe sfavorire i suoi ragazzi nella ricerca della concentrazione più corretta. D’altro canto, bisogna sottolineare la continua crescita della squadra: insomma, non sappiamo cosa aspettarci dal match, ma sicuramente la posta in palio sarà altissima. E per sostenere la squadra, ci sarà il pienone di italiani in Romania.

Tifosi del FCSB (© FCSB)

Lo striscione dei tifosi del FCSB (© FCSB)

Quattro assenze certe

Partiamo, come al solito, analizzando le assenze tra le file della società di Bucarest. Infatti, saranno ben quattro i giocatori che salteranno l’impegno a causa di infortuni, e uno di questi è un ex giocatore di Sassuolo e Napoli, Vlad Chiriches, fermo da poco meno di una settimana. Assieme a lui, ai box andranno Dawa, che ha riportato una rottura parziale del legamento del ginocchio, Popescu, vittima di un problema al crociato e fuori fino a maggio, e il centrale Graovac, alle prese con problemi di natura muscolare.

Frammenti di Steaua

Assenze a parte, va sottolineato come i prossimi avversari del Bologna non stiano godendo di un periodo particolarmente positivo. Oltre alle crisi interne, che vedono l’allenatore vicino alla porta e il Presidente spazientito, sono le troppe sconfitte a far preoccupare. Il tredicesimo posto in campionato, da campioni in carica, è semplicemente il risultato di un’equazione matematica.

In questa circostanza, starà ai rossoblu essere ancora più attenti del solito. Con lo Steaua che ha toccato il fondo domenica, perdendo il derby con l’ultima in classifica, lo stadio sarà in fiamme, e venire mangiati dal palcoscenico è un’insidia. I giocatori più importanti da arginare saranno i trequartisti che, in due, hanno messo a segno un terzo delle reti totali, oltre all’esterno Popescu. Il classe 2002 è agile, rapido e intraprendente: starà a queste sue doti il compito di trascinare i suoi, nonostante una stagione ancora a secco di reti.

 

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