Ulivieri: «Il ko con l’OFI Creta? Una sconfitta che ci può stare in questa fase della stagione» (Repubblica)

Renzo Ulivieri, allenatore e presidente dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio, conosce bene il Bologna: nel corso della sua lunga carriera, infatti, ha allenato i rossoblù per sei anni (dal 1994 al 1998 e poi di nuovo nel 2005 e nella stagione 2006-2007). È per questo motivo che non si è scomposto più di tanto dopo lo scivolone dei felsinei in amichevole contro l’OFI Creta.

L’ex allenatore del Bologna Renzo Ulivieri: «Ci sta una sconfitta a metà agosto, non tutti i giocatori rispondono allo stesso modo durante la preparazione. Italiano sta facendo bene»

«I quattro gol subiti non mi preoccupano, fanno parte del gioco in questa fase della stagione. Non tutti i giocatori hanno lo stesso livello di risposta durante la preparazione estiva, alcuni tendono a non sovraccaricare per non arrivare alla prima partita spappolati. Ci sta tutto, a metà agosto» ha esordito Ulivieri nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano Repubblica.

Dopo la partita con l’OFI Creta, mister Vincenzo Italiano ha detto che la squadra deve “riattaccare la spina”, una spina che a quanto pare è stata staccata dopo la conquista della Coppa Italia. «Anche questo ci può stare. Anzi, è quasi sicuro che avvenga, dopo una grande vittoria. Il Bologna ha festeggiato molto ma è stato anche capace di fare cose straordinarie – ha proseguito Ulivieri – A volte è meglio bastonare un po’ quando le cose vanno bene e lasciare correre quando tira brutta aria. Cito il mio caso al Bologna: quando arrivai, in Serie C, dissi esplicitamente che mi trovavo in una piazza da C per guidare una squadra da C. Lo feci per provocarli».

Per Vincenzo Italiano, però, Uliveri ha avuto solo belle parole. «Un bravo allenatore dovrebbe riuscire a mettere in pratica le proprie idee con il materiale a sua disposizione. E Italiano lo sta facendo molto bene. Lo vedo anche molto più flessibile di un tempo. Quando l’ho conosciuto era ancora un po’ rigido sulle sue idee. Difatti il Bologna odierno è molto lontano dalla sua Fiorentina o dal suo Spezia. La cessione di Beukema? Un sacrificio pesante ma necessario per un club come il Bologna, che deve dare un occhio alla classifica e uno al bilancio».

(Fonte: Repubblica, Luca Baccolini)

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