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Rdc – Donadoni: i tre rebus da risolvere in vista della prossima stagione – 12 Lug

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Si può dire che oggi si riparte ufficialmente. Il Bologna infatti, con la partenza per Castelrotto in tarda mattinata, darà ufficialmente il via a questa nuova stagione, e, al timone, avrà sempre Roberto Donadoni che, come riporta Massimo Vitali sul Resto del Carlino di oggi, dopo il rinnovo di contratto (percepirà tra 1,3 e 1,5 milioni di euro a stagione fino al 2019) dovrà riuscire a dare più solidità alla squadra in ogni reparto, portando così i suoi ragazzi al tanto agognato salto di qualità.

Iniziamo dalla difesa. Il tabellino dello scorso anno riporta che i gol subiti sono stati 58, e il Bologna è stato l’undicesima squadra meno battuta della Serie A. La posizione non è male, è rivela un valore migliore del quindicesimo posto finale, ma bisogna anche ricordare che, due anni fa, i gol subiti furono 45, ben 13 in meno. Insomma, la diga va decisamente alzata, e il mercato di questa estate ha avuto anche questo obiettivo. In porta si può stare decisamente tranquilli, con Mirante e Da Costa che offrono garanzie di livello molto alto, il reparto in cui era necessario intervenire era il centro della retroguardia. Infatti sono arrivati fin da subito De Maio e Gonzalez, due giocatori che portano grande fisicità e svecchiano anche la squadra, dato che sono più futuribili di Gastaldello e Maietta. Sugli esterni invece, a quanto pare, non si cambierà rispetto all’anno scorso: Torosidis, Mbaye, Masina e Krafth saranno i quattro terzini a disposizione di Donadoni.

Per quanto riguarda il centrocampo il discorso è un po’ diverso dato che si preannuncia un cambio di modulo (anche se le conferme le avremo solo nei primi giorni di ritiro). Tutto porta a pensare che Donadoni possa adattare il 4-2-3-1 alla squadra in questo campionato, e in quest’ottica, il neo-acquisto poli può essere molto funzionale, dato che può rivestire questo ruolo. Nagy l contrario sembra leggero per giocare davanti alla difesa, ma ha una velocità di pensiero fuori dalla norma, e questo può sicuramente aiutarlo. Per gli altri rimasti invece il discorso è diverso, dato che nessuno è certo di rimanere, in particolare Donsah e Crisetig, ormai sicuri partenti, ma anche Pulgar e Taider potrebbero anche trovare una nuova squadra.

 

Arriviamo infine all’attacco, reparto il cui compito sarà semplice, sulla carta: migliorare lo score non esattamente esaltante dello scorso anno. E per farlo si riparte proprio dai giocatori dell’anno scors: Destro sarà il punto fermo al centro del reparto avanzato, mentre attorno a lui gireranno Verdi, Di Francesco e Krejci. Oltre a questi, e ai panchinari Petkovic e Okwonkwo, sono arrivate due nuove pedine: Avenatti e Falletti. Ad entrambi si chiede di presentarsi ai blocchi di partenza già pronti per la Serie A (Falletti sembra il più adatto dei due), e di riuscire a creare qualcosa in più, dato che, lo scorso anno, le idee nel reparto offensivo rossoblu si potevano spesso contare sulle dita di una mano.

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