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Bologna FC

RdC – E’ un Bologna sgonfio e con i nervi tesi – 23 mag

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Siamo ripiombati nel buio più totale, non tanto per il risultato: portare a casa zero punti contro un Milan obbligato a vincere per tornare in Europa ci sta, ma per la prestazione, per l’ennesima volta sotto ogni aspettativa, con giocatori scarichi e senza convinzione che hanno fatto infuriare Donadoni e capitan Gastaldello. 

Sono stati molto duri i due contro una squadra che molto probabilmente non riuscirà a superare la soglia dello scorso anno, cioè quei 42 fatidici punti che come diceva Saputo “se non raggiungeremo dovremo rivedere qualcosa”. Adesso bisogna capire cosa rivedere e soprattutto come, per risollevare una squadra che quando ci sono le difficoltà, a detta del suo capitano, sostituisce il “noi” con l’ “io”, dimenticandosi di essere squadra e consegnandosi all’ennesima resa. 

Come scrive Massimo Vitali de “il Resto del Carlino”, Saputo quando tornerà sotto le Due Torri troverà una squadra vittima della sindrome di impotenza contro le grandi, e un gruppo che migliorerà il piazzamento della passata stagione solo battendo la Juventus, che sarà di certo rimaneggiata, ma che risulterà comunque una montagna alta da scalare. 

Donadoni sta cercando di mantenere la tensione alta per questo finale di stagione, vedi a fine partita cancellando il “rompete le righe” inizialmente previsto. Ma se ad un partita dal termine del campionato un allenatore è costretto a questi stratagemmi, scrive Vitali, o è un allenatore incapace di tenere le redini del gruppo o ha una squadra a cui andranno cambiati parecchio i connotati. Altrochè i piccoli ritocchi estivi…

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