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Bologna

RdC – Tutti sotto esame – 6 feb

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Joey Saputo non ha digerito il fatto di essere entrato nella storia del Bologna nella parte sbagliata: quella della debacle per 1-7 con il Napoli. E allora a Casteldebole, come riporta il Resto del Carlino con Marcello Giordano, è tempo di processi e chiarimenti. C’è da evitare il pericoloso tracollo mentale e ieri la società è intervenuta: prima parlando con il tecnico, poi mediando con i calciatori. Successivamente c’è stato il doveroso faccia a faccia tra allenatore e giocatori, in cui questi ultimi hanno sottolineato i loro errori, ma sono pure in parte stati figli di scelte tattiche che non li hanno favoriti. “Siamo una squadra che attacca sempre, con i partenopei avremmo dovuto fare una partita diversa“, aveva spiegato Maietta dopo il triplice fischio, lasciando intendere che tra i motivi della sonora sconfitta c’era una preparazione della gara presuntuosa. Perché giocare con la linea difensiva alta quando poche settimane prima, contro il Milan, il Napoli aveva dimostrato di andarci a nozze… Concedere campo a Callejon, Mertens e Insigne è un suicidio: a maggior ragione se Maietta, Oikonomou e Torosidis non hanno nel recupero la loro arma migliore. in particolar modo quando solo una settimana prima il Palermo aveva dimostrato di poter imbrigliare il Napoli abbassando il baricentro e facendo densità tra mediana e retroguardia, mentre la strategia adottata ha mandato fuori giri pure Pulgar, Nagy e un uomo di mille battaglie ed esperienze come Dzemaili. È altresì vero che se si allena ragazzi giovani con l’obbiettivo di aiutarli a crescere, per migliorarli bisogna insegnare cose che non hanno nel loro repertorio e provvedere a farle. E questi singoli qualcosa in più e di diverso devono pur apprendere… Morale: la partita con il Napoli non era la più indicata per cambiare rotta e fare esperimenti, ma la responsabilità dei nostri beniamini è stata insufficiente. Sotto le Due Torri sono tutti colpevoli; l’obiettivo immediato è quello di tornare a viaggiare sui binari giusti, come si seppe fare dopo il ko con l’Udinese, mettendo in cassaforte 11 punti con Empoli, Pescara, Juventus, Crotone, Torino e Cagliari. Questa volta, però, il compito si preannuncia più complicato perché i prossimi avversari si chiamano Milan, Sampdoria, Inter, Genoa, Lazio e Sassuolo.

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