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RdC – Viviani: “Il mio riscatto” – 21 nov

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Ora è ufficiale, Donadoni ha la possibilità di pescare nel mazzo una carta di qualità in più: il numero 6 Federico Viviani. Un gol e un assist per il regista. O meglio: antecedentemente l’assist per l’incornata di Destro, che pareggia i conti e scaccia la paura, siglando inoltre la prima rete felsinea di testa in questo campionato, poi chiude  i conti sul 3-1 con un calcio di punizione magistrale, facendo calare il sipario sulla gara con il Palermo. Al rientro dopo i match delle Nazionali, il Bologna ha sempre ottenuto punti, rivitalizzandosi. Il rilancio di Viviani ne è un chiaro esempio. La sua prestazione, rappresenta la chiusura di un anno di calvario: “non sono mai stato bene. Lo sorso anno Bigon mi volle al Verona e mise sul tavolo tanti soldi per strapparmi al Latina. Ma prima ho avuto un problema alla caviglia, poi alla pubalgia, dovuta a scompensi legati ad errati movimenti per problemi all’articolazione. Infine l’operazione”. Il ragazzo nativo di Lecco, si era affacciato in serie A lo scorso anno, a 23 candeline spente, come talento di sicuro avvenire: ex regista dell’Under 21, miglior centrocampista della cadetteria, con 11 marcature segnate nell’anno e mezzo precedente. Pareva pronto ad esplodere: “Ma quei problemi mi hanno condizionato”. Stop su stop, poco campo e molta infermeria. Al punto che, in estate, nessuno si ricordava di lui. “Non Bigon, che ha creduto ancora in me – spiega – e io non voglio deluderlo. Ho avuto un seconda occasione per dimostrare il mio valore e affermarmi come calciatore da serie A. Non voglio sciuparla”. È arrivato all’ultimo giorno di mercato: ceduto Crisetig al Crotone, il Bologna ha strappato in prestito con diritto di riscatto (fissato tra i 4 e i 5 milioni di euro, gli stessi pagati dal Verona per strapparlo al Latina) l’italiano, che fino a qualche giorno fa aveva mangiato molta polvere in un inizio di campionato fatto di 4 minuti contro il Cagliari e più nulla. Poi l’occasione all’Olimpico, contro la sua Roma: “Dovevo lavorare per ritrovare la forma e stare bene. Finalmente sembra andare tutto per il verso giusto” racconta Viviani che le cose le ha rimesse in carreggiata in prima persona. “Sono felice. Per Mattia, che ha ritrovato la via della rete e ha dimostrato di essere imprescindibile per noi con gol, assist e punizione conquistata. Per la squadra, tornata alla vittoria chiudendo un momento difficile. Ma pure per me, che mi sono lasciato alle spalle un anno terribile e sofferto. Per quanto riguarda la punizione, sapevo che Posavec anticipava il tuffo sul primo palo. Così ho messo la palla lì, verso il lato del portiere. È andata bene. È un gol che dedico alla famiglia, ai nonni e ai miei procuratori. A coloro che ci sono sempre stati quando le cose non andavano bene”. È la via del rilancio: di Viviani e del Bologna.

 

(Fonte: Resto del Carlino, Marcello Giordano

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