Remo Freuler si prepara al tour de force

Remo Freuler sembra destinato a non poter riposare mai. Anche quest’anno infatti, in seguito agli infortuni di Sulemana e Pobega, lo svizzero vivrà un altro campionato da vero e proprio stakanovista. La scorsa stagione, Freuler è stato il rossoblù più utilizzato da Vincenzo Italiano disputato 49 gare ufficiali per un totale di 4125 minuti giocati. A queste, Freuler ha aggiunto i 6 match di Nations League con la sua Svizzera. Un totale di 57 partite che sottolineano come lo svizzero sia una garanzia per entrambe le squadre.

Remo Freuler: la certezza rossoblù

Freuler è stato uno dei punti cardini del Bologna da Champions di Thiago Motta ed è divenuto un leader nel Bologna che ha sollevato la Coppa Italia il 14 maggio a Roma.

Domani sera, i rossoblù affronteranno di nuovo il Milan dopo la magica notte all’Olimpico, per poi prepararsi ad un tour de force che comprende anche le gare di Europa League. La certezza? Freuler guiderà il centrocampo. Lo svizzero è indispensabile alla squadra: dà equilibrio ed è un esempio lampante della capacità di gestire e recuperare le forze.

La commozione di Remo Freuler dopo la vittoria della Coppa Italia (© Bologna FC 1909)

Accanto a Freuler, Moro e Ferguson con l’opzione Fabbian

A San Siro Freuler giocherà da titolare e accanto a lui, Italiano sceglierà uno tra Moro o capitan Ferguson che, in seguito all’infortunio rimediato in pre season, non ha ancora raccolto minuti. In caso di necessità , Vincenzo Italiano potrebbe anche schierare Giovanni Fabbian. Soluzione già provata contro l’Ofi Creta, ma che non ha portato a grandi risultati.

Il contratto è in scadenza nel 2026, si cerca il prolungamento

Il contratto di Freuler con il Bologna è in scadenza nel 2026 e il Bologna potrebbe esercitare la clausola per allungare unilateralmente l’unione di un’ulteriore anno. Sicuramente però, il club felsineo parlerà con lo svizzero prima di prendere la decisione, anche perché in tempo di mercato, le parole di Freuler sono state queste: «Chi va via da Bologna sa quel che lascia, ma non sa quello che trova». Parole che fanno intendere che il legame tra lo svizzero e Bologna potrà durare ancora a lungo.

Fonte: Marcello Giordano – Il Resto del Carlino

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