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Repubblica: I retroscena dell’accordo con la Juve per Sorensen – 21 giugno

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Nell’articolo di Luca Baccolini su Repubblica, sono descritti i retroscena che hanno evitato le buste per Sorensen. La guerra con la Juventus che pareva avanzare quasi inesorabile, s’arrestata all’improvviso quando Guaraldi e Marotta, nella notte tra mercoledì e giovedì, trovano finalmente un accordo per Frederik Sorensen, il difensore danese classe ’92 che Pioli avrà per un’altra stagione.

 

Ma per tutto il pomeriggio precedente c’era stata tensione e la sensazione, palpabilissima, della rottura. Il mancato accordo andava a riaprire una faglia più antica, quando – era ancora l’autunno 2012 -, Marotta lamentò il parco impiego di Gabbiadini, Motta e Pasquato, prestiti che necessitavano di vetrina. La ventilata offerta di un triennale a sei milioni complessivi a Diamanti aveva ulteriormente esacerbato i rapporti. Senza contare che il Bologna ha sempre considerato Motta più tre milioni un’avance provocatoria, risibile. Ieri pomeriggio Zanzi si è allontanato in taxi dalla sede principale del mercato, l’Atahotel Executive, zona stazione Garibaldi, e ha raggiunto l’Hilton, distante2 km, quartier generale di Marotta e Paratici. Il colloquio è durato un’ora, il tempo di dirsi arrivederci alle buste, con rancore.

 

E chissà ora cosa succederà per Diamanti, per il quale il Bologna continua a chiedere 10 milioni. Il Milan resta alla porta, ma la Juventus potrebbe proprio giocare la carta Sorensen, lasciato al Bologna, e prenderselo più avanti. Di sicuro servirà un’offerta all’altezza, ribadiscono da Casteldebole. Dove peraltro contano di aver già soddisfatto, nei giorni scorsi, le esigenze del fantasista con un accordo per l’adeguamento dell’ingaggio sui 4 anni residui. Coccolare giocatore e procuratori, come si sa, è la base per non attizzare il fuoco delle offerte, vere o presunte.

Ma è chiaro che di fronte a un’offerta significativa, gli scenari potrebbero mutare. Nomi alternativi ad Alino già circolano, certo, ma ora con poca convinzione. Ogni discorso sul suo futuro è congelato sino alla fine della Confederations Cup, con la speranza di riaprirlo solo in caso di proposta a doppia cifra. Tra i nomi di possibili sostituti circolava ieri quello del numero 10 dell’Heracles, Marko Vejinovic, olandese d’origini balcaniche classe ’90, con più di 100 presenze in Eredivisie. Per ora però è solo un appunto su un’agenda che ha ben altre priorità.

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