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Resto del Carlino – Alla ricerca di soluzioni alternative

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Oggi mister Pippo Inzaghi e squadra cominciano la marcia di avvicinamento alla sfida madre con la Spal. Chissà se il compagno di questa settimana sarà ancora il 3-5-2 che per Pippo è ormai diventato “di default”. Se infatti avesse covato una mezza intenzione di cambiare rotta rispolverando dal primo minuto il 4-3-3 verosimilmente lo avrebbe rodato gia in Coppa Italia. La domanda tormentone di adesso; cambiare si può? Certo che si, considerato che sarebbe quasi un obbligo cambiar pelle ad una squadra che nelle ultime 6 uscite (tra campionato e Coppa Italia) ha collezionato 4 sconfitte e 2 pareggi. 

Perché non virare sul 4-3-3?
Nel tridente Sansone e Orsolini garantirebbero maggiori rifornimenti a Santander, lasciando a Palacio l’ultima fatale mezz’ora. Potrebbe crearsi una buona sinergia tra gli equilibri della difesa, composta dalla coppia centrale Danilo-Helander e gli esterni Calabresi-Mbaye, e la mediana, con Pulgar regista, Poli o Donsah e Soriano o Svanberg. Unica pecca; il modulo 4-3-3 comporta un notevole dispendio di energie, poiché la posizione dei giocatori richiede un continuo movimento per evitare di rimanere in inferiorità numerica (specialmente a centrocampo). Si potrebbe addirittura azzardare un 4-2-3-1, con Soriano avanzato a trequartista, due esterni di ruolo come Orsolini e Sansone, e una punta centrare, preferibilmente Santander. I due centrocampisti più arretrati assumerebbero le funzioni di mediani, dovendo collaborare sia in fase di interdizione che di spinta, e potrebbero essere Poli e Pulgar. La linea difensiva non si discosterebbe da quella di altri moduli.

Insomma, di soluzioni diverse ce ne sarebbero a bizzeffe, si tratta solo di avere il coraggio di azzardare. Ma Bologna ha bisogno di una nuova identità, è evidente che il 3-5-2 è un vestito che gli sta stretto. 

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