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Resto del Carlino – Possesso palla, passaggi e cross: le cifre raccontano un Bologna diverso

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Il giorno dopo, durante le analisi della sfida contro il Genoa, ci si divide tra la gioia di per l’aggancio all’Empoli al quartultimo posto, e il rammarico per non aver centrato una vittoria che avrebbe permesso il sorpasso di quest’ultima e dell’Udinese. Unico neo del turno: il Frosinone ha accorciato la classifica e si è rimesso in corsa. E’ vero, non bisogna basare la propria classifica ai risultati altrui, ma questo è inevitabile quando si sta nella zona rossa.

Quando si dice che Bologna sembra essere resuscitata dall’arrivo di Sinisa Mihajlovic non è un’esagerazione, i dati evidenziano una crescita reale. Il possesso palla supera il 60%, segno che i rossoblù sono in grado di tenere il gioco e di far girare la palla, come testimoniano i 501 passaggi effettuati contro i 324 del Genoa. 3 tiri nello specchio e 6 fuori: 9 occasioni non sono poca cosa. Era dal 4 novembre che i rossoblù non segnavano in casa propria, ovvero più di 3 mesi fa, con l’Atalanta che si impose 2-1. Oltre all’aver restituito ai giocatori la consapevolezza nei propri mezzi, Mihajlovic ha rigenerato l’intera mentalità di squadra: normalmente il Bologna era abituato a calare nell’ultima mezz’ora, domenica invece è andato alla riscossa proprio in quello spezzone di gara, con la doppia occasione di Danilo e la punizione di Pulgar.

 

E’ presto si, diciamolo piano anche per scaramanzia, ma i dati parlano chiaro: il Bologna di Mihajlovic è un Bologna totalmente differente. 

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