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Orsolini dopo Italia-Moldavia (2-0): «Siamo l’Italia, dobbiamo dimostrare che la Nazionale è una cosa seria»

Nel post partita di Italia-Moldavia (2-0) ha parlato Riccardo Orsolini. Ecco le parole dell’attaccante rossoblù.

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Riccardo Orsolini (© Bologna FC 1909) nazionale
Riccardo Orsolini (© Bologna FC 1909)

C’è un filo rosso – o meglio rossoblù – che continua a legare Riccardo Orsolini alla sua crescita personale e professionale. Dopo una stagione che ha portato il Bologna nell’élite del calcio europeo, l’esterno marchigiano si affaccia anche alla Nazionale con una nuova consapevolezza. Non più solo il talento della fascia, ma un calciatore maturo, capace di adattarsi, di cambiare pelle tattica e di assumersi responsabilità dentro e fuori dal campo. Al termine del successo per 2-0 contro la Moldavia, dove ha firmato l’assist per il raddoppio azzurro, Orsolini ha parlato con lucidità e autoironia. Tra l’addio a Spalletti, le ambizioni dell’Italia e quella voglia mai spenta di incidere anche con la maglia azzurra. Da jolly offensivo a uomo simbolo di una Nazionale che cerca identità, Orsolini sembra pronto a prendersi il palcoscenico.

Le parole di Riccardo Orsolini dopo Italia-Moldavia (2-0)

Come avete salutato il CT, Luciano Spalletti?
«Lo abbiamo salutato e ringraziato per questi anni insieme. Abbiamo cercato di salutarlo con una vittoria: ci siamo riusciti anche se volevamo vincere con un margine più ampio. Però l’importante era prendere questi tre punti, ripartire, cercare di avere un’altra mentalità. Ora non so cosa succederà nelle prossime ore e nei prossimi giorni ma bisogna fare uno switch mentale perché è quello che ci manca. La squadra è forte, i giocatori sono di livello. Tutta gente che gioca a livello internazionale. Siamo l’Italia, dobbiamo dimostrare che la Nazionale è una cosa seria».

Cosa manca a questa Italia?
«Non te lo so dire, io vado e vengo… Questo non lo so, però sicuramente manca un po’ più di personalità, di consapevolezza. Le qualità ci sono e quello è il punto da dove ripartire: dai giocatori che possono davvero fare la differenza in questa Nazionale».

Ti ha detto qualcosa di particolare Spalletti?
«Io sono venuto qui mettendomi a disposizione per qualsiasi ruolo. Seconda punta, trequartista, quarto, quinto… Dove c’era bisogno ho dato la mia massima disponibilità, una sorta di jolly offensivo anche per permettere al mister di cambiare il modulo a gara in corso. Rispetto al primo tempo ho cercato di dare una spinta un po’ più offensiva con il mio ingresso e lo spostamento di Cambiaso».

Riccardo Orsolini sul cambiamento con la Champions e la conquista della Coppa Italia:
«Essere diventato un giocatore un po’ più europeo sicuramente ha fatto la differenza. Poi con l’età ho acquisito delle consapevolezze che prima non avevo, mi sento un giocatore molto più maturo sia dal punto di vista mentale che delle giocate in campo. Sono a un punto della mia carriera in cui sto cercando di fare quel salto definitivo per puntare a qualcosina in più».

Fonte: TMW

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