Bologna FC
Restyling Dall’Ara, Li Calzi: «Aspettiamo la chiamata del governo» (Più Stadio)
Il progetto di riqualificazione dell’impianto di via Andrea Costa è pronto da tempo, ma servono fondi statali. Palazzo d’Accursio e il club rossoblù sono uniti, ma senza sl’intervento dell’Esecutivo si rischiano ritardi.

La ristrutturazione del Dall’Ara è uno dei temi centrali dei prossimi anni sia per il Bologna, inteso come club, che per Bologna inteso come città. Un centro come quello del capoluogo emiliano, che ha nello sport uno dei suoi cuori pulsanti, ha necessità di un impianto stadio all’avanguardia.
Tanto più che negli ultimi due anni, la visibilità del Bologna è cresciuta a dismisura. Quest’anno i rossoblù sono infatti dopo oltre 60 in Champions League. E lo hanno fatto nel loro storico stadio, sormontato dalla Torre di Maratona. Affascinante, certo, ma ancora indietro rispetto a tante altre strutture in Europa. Il progetto è sul tavolo. Comune di Bologna e Bologna FC hanno un accordo, i soldi pubblici dell’amministrazione e privati dela società di Saputo sono pronti, stanziati. Ma non bastano. E proprio su questo tema è tornata ieri a Radio Nettuno Bologna Uno l’assessora allo sport Roberta Li Calzi.
Dall’Ara: governo ci sei?
L’assessora sottolinea come il progetto per la ristrutturazione del Renato Dall’Ara sia pronto ormai da tempo: «Noi siamo pronti da due anni. Ora la chiamata al Governo è giusto che ci sia perché il Dall’Ara è un bene pubblico, non solo per la città di Bologna». L’esortazione dell’assessora Li Calzi è chiara: serve un intervento del Governo per arrivare all’inizio dei lavori. Il motivo? È tanto semplice, quanto comune a tutti: le varie crisi di questi anni, dal covid alle guerre, hanno fatto alzare i costi dei materiali, rendendo le stime iniziali del progetto sottovalutati rispetto al costo che avrebbe attualmente.
D’altronde come sottolineato lo stadio di Bologna ha un valore storico e architettonico importantissimo che va oltre i confini della città: «Nel 2027 compirà 100 anni. È uno degli impianti più belli del Paese con la sua splendida Torre di Maratona. Per questo è importante che lo Stato dia un segnale». La speranza dell’assessora è che in seno all’Esecutivo si dia ascolto alle parole del Ministro dello Sport, Andrea Abodi: «Dal Ministro sono arrivate parole che mostrano consapevolezza sulla situazione stadi. Ci aspettiamo che a queste parole seguano risposte coi fatti».
Europei alleati?
Una delle speranze dei tifosi è che a Bologna possa aver luogo almeno una delle gare degli Europei 2032, di cui l’Italia sarà Paese ospitante insieme alla Turchia. Sarebbe, infatti, non solo un’altra bellissima ed importantissima pagina di sport, ma anche potenzialmente un aiuto per accelerare i tempi (entro marzo 2027, gli stadi che mirano ad essere sede di Euro2032 dovranno posare la prima pietra, ndr).
Un argomento che però non sembra rientrare tra le priorità al momento: «Abbiamo necessità di essere sostenuti nella riqualificazione, a prescindere dall’assegnazione o meno dell’Europeo – dice Li Calzi, che poi apre allo scenario più difficile –. Qualora il Governo decida di non intervenire, Comune e Bologna lavoreranno in assoluta sinergia come fatto in questi anni per trovare la strada migliore. Un progetto ridimensionato potrebbe essere una soluzione, ma l’iter ripartirebbe da capo. Noi, comunque, come Comune e, mi permetto anche come Bologna, siamo pronti: attendiamo l’intervento del Governo».
fonte: Davide Centonze, Più Stadio
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