Seguici su

Bologna FC

Da Iling a Rowe: oggi Bologna sa curare

Due esterni inglesi, due partenze simili, due epiloghi diversi. Di mezzo c’è la crescita della filosofia rossoblu

Pubblicato

il

Jonathan Rowe all'esordio in Rossoblù durante Milan-Bologna (©Bologna FC 1909)
Jonathan Rowe all'esordio in Rossoblù durante Milan-Bologna (©Bologna FC 1909)

Finalmente, è arrivata la svolta. Dopo il punto più basso, peraltro. Perché Jonathan Rowe, arrivato a Bologna come l’acquisto più costoso di sempre, aveva faticato e non poco a trovare la sua dimensione. Il carattere sembrava ingombrante, tant’è che l’OM si è visto costretto a cederlo dopo la furiosa lite con Rabiot, e le linee tattiche del nostro campionato una camicia troppo stretta. Ma alla fine ha prevalso la voglia di mostrarsi, la fame. Perché ciò che possiamo trarre dal cammino dell’esterno inglese è, ancora una volta, una vittoria del sistema felsineo.

C’era una volta Iling

Dopo un paio di partite, il fantasma si era impossessato delle menti dei tifosi. Già, perché appena un anno fa un ragazzo inglese e proveniente da un top club, proprio come Rowe, era arrivato con grandi aspettative. Il suo nome lo ricorderete tutti: Samuel Iling-Junior. Tecnico, elegante e rapido, ma solo in prospettiva. Perché il suo arrivo a Casteldebole si è poi rivelato l’inizio delle difficoltà. Pochi minuti, ancor meno condizione e reti, per quattro mesi di dura panchina. Con l’unica eccezione del match contro il Borussia. Se ne andò a gennaio, l’ex Juve. Ma, stavolta, il passo di maturità è stato fatto. E forse Iling non ci è riuscito perché non ha avuto modo di sfogarsi.

L’ira funesta

E così torniamo al punto di partenza. 26 ottobre 2025, Fiorentina-Bologna. Sul parziale di 0-2, entra in campo l’undici degli ospiti, che si rende subito protagonista di una giocata al velluto. Poi, però, cambia tutto. Tra scelte dell’arbitro contestabili e un errore di valutazione di Holm, i felsinei restano in dieci. Con un difensore in meno. Così, con tutta la trequarti “nuova”, lo staff decide di sacrificare Rowe.

Jonathan Rowe all'esordio in Rossoblù durante Milan-Bologna (©Bologna FC 1909)

Jonathan Rowe all’esordio in Rossoblù durante Milan-Bologna (©Bologna FC 1909)

Visibilmente frustrato, il ragazzo si arrabbia, fa una scenata che nessuno dovrebbe prendere come esempio. Però, da lì matura. Matura perché ha avuto il coraggio di sentirsi parte della squadra, lui che era arrivato come il talento che tutta la città attendeva. Si apre, chiede scusa e trasforma la sua rabbia. Da foga a benzina, grinta da lanciare in campo per mostrare chi è davvero Jonathan. Per farsi amare. E, possiamo dirlo, c’è riuscito.

Oggi il virtuoso londinese è ai box, e lì resterà per qualche settimana. Mancherà, sicuramente, al suo pubblico. Ma, quando tornerà, quando avrà aggiunto all’altruismo anche quel pizzico di saggezza in più, saprà gridare al mondo un messaggio ben preciso. La cura Bologna funziona, la filosofia rossoblu porta alle stelle. 

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

1 Commento

1 Commento

  1. Valentino

    16 Novembre 2025 at 11:07

    a me Rowe è simpatico specialmente dopo il litigio con Rabiot , spero sia la nostra scommessa più bella

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *