RS – CORSERA – Bologna tremano tutti – 24 Mag

E’ il momento della resa dei conti e, a Casteldebole, si respira aria pesante. Non ci sono spazi per ritardi e/o riflessioni di sorta: il 30 Maggio è venerdì prossimo e dal suo posto nel calendario non si può spostare. Il 30 Maggio è la prima data utile per vedere se siamo arrivati al capolinea o meno, scrive Ale Mossini nel suo articolo odierno, perchè entro venerdì occorrerà pagare gli stipendi gennaio marzo e i relativi contributi, mentre 12 giorni più tardi bisognerà ricapitalizzare il club con un importante aumento di capitale, pena il maufragio definitivo. Infatti nel Cda di giovedi scorso la nota espressa al termine della riunione dei soci, parla di “provvedimenti che garantiscano la continuità”, che suona molto come il disperato tentativo di salvare il salvabile: senza soldi, in buona sostanza, il 12 si fallisce. E i soldi da mettere sul piatto sono sempre 12 (12,5 per la precisione) milioni, non patatine. A questo si aggiunga, e qui piove  sul bagnato, che il Presidente dovrà saldare una pendenza legata ad una precedente fideiussione di 400mila euro, mentre per l’iscrizione al campionato cadetto occorrerà un’altra fideiussione di 800mila euro, da trovare nel sistema bancario, attualmente poco incline ad ascoltare lerichieste della società felsinea. Le uniche certezze parlano di 3,3 milioni di euro in cassa a fronte di un’esigenza di 6,5 per gli stipendi di Gennaio e 3,5 per quelli fino a Giugno. Martedì è prevista una riunione a Treviso di quelle cruciali: da una parte Trombetti e Baraldi, dall’altra il responsabile finanziario Gabrieli e il presidente del consiglio sindacale del Bologna, Catenacci, dovranno spiegare a Zanetti lo stato dell’arte della intricatissima situazione. Ma il vero problema rimane uno solo: convincerlo a dire di si.

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