RS – RdC – Bologna il silenzio fa male – 23 apr.

L’unione fa la forza, dice un vecchio detto, guai ad essere diviso dal “ resto dl mondo “: potremmo retrocedere. Chiunque volesse fare una…puntatina nell’attuale Bologna, si accorgerebbe che i colori sfavillanti rossoblu di una volta, sono diventati consumati e tristi rendendo l’aria quasi irrespirabile. Nel quartier generale di Casteldebole  i rossoblu sono separati dai loro tifosi durante gli allenamenti, i giocatori sono in silenzio stampa, da tempo, nessun componente la società, nel post partita, mette il…naso in sala stampa per spiegare questo momento del Bologna, così tremendamente difficile. Hanno timore di rimetterci la propria reputazione, forse?! La…ciliegina sulla torta viene sempre da Casteldebole. In vista della partita di sabato al Dall’Ara controla Fiorentina, nessuno ha fatto appello ai tifosi per un maggior supporto alla squadra durante l’incontro. Siamo a conoscenza del punto di vista dei ragazzi della curva che, mai hanno lasciato e lasciano il Bologna senza incitamento al gioco ma, per chi non lo sa, la fede rossoblu è talmente sacra che i tifosi la sentono nel sangue, per questo deve essere rispettata sempre, da tutti ed in qualsiasi modo.. Porte chiuse che sono così dal 16 marzo, vigilia della partenza per Livorno, il silenzio stampa, indetto da Garics il 23 marzo prima dell’inizio partita col Cagliari. Non diciamo quanto tempo è che Guaraldi non si fa vedere dai giocatori. L’ultima apparizione venne fatta in occasione della possibile partenza di Diamanti perla Cinae, quando, chiese ai tifosi un armistizio. Intervistato da Sky, poi, Zanzi ripete la stessa frase: “ oggi faremo la nostra partita “ che, obiettivamente, non vuole dire niente. Sono rimasti a “ dialogare “ con la stampa Ballardini ed il suo vice lanciando segnali molto evidenti. I discorsi fatti finora, devono concretizzarsi ma, come sempre, in tutto questo, ci rimettono i giocatori vivendo in un ambiente poco equilibrato e molto contrastato. Pur tenendo le porte chiuse negli allenamenti e non vedendo alcuna differenza di risultato, perché non tornare alla…vecchia maniera? Il sindaco Merola paventa l’idea di andare allo stadio sabato: farà l’arbitro o il giudice di porta?

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