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RS – Rdc – Chi è il capitano del Bologna? – 11 mar

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Nel corso della stagione molto spesso abbiamo visto che nel Bologna la fascia di capitano non è stata sempre stretta al braccio dello stesso giocatore. Una fascia “itinerante”, quindi, che è passata da Morleo, primo ad indossarla, a Casarini, l’ultimo sabato scorso a Varese, cambiando cinque braccia diverse. Questo non vuol dire che nel Bologna manca una leadership forte, ma significa che Lopez ha voluto, sin dall’inizio, mettere il gruppo davanti ai singoli.

 

D’altronde Lopez quest’estate ha dovuto rimettere insieme i cocci di un gruppo che aveva vissuto momenti delicati nella stagione appena trascorsa, ma soprattutto ha dovuto amalgamare i tanti volti nuovi per creare una squadra vera e propria. Per questo, fin dall’inizio, la fascia non ha avuto un padrone incondizionato, anche se le il tecnico uruguaiano aveva stilato una sorta di piramide gerarchica, facendo capitano Morleo e vice Garics. Poi le circostanze hanno cambiato gli scenari: col brutto infortunio che ha tenuto fermo Morleo dal 19 dicembre fino al suo ritorno fresco di pochi giorni, e con Garics (capitano a fine 2014 con Pro Vercelli e Lanciano) uscito un po’ di scena dopo il mercato invernale, quella fascia è finita sul braccio di Francelino Matuzalem. Gradi che il regista si è guadagnato un po’ per la sua grande esperienza, ma anche per il grande impegno che ha dimostrato sul campo fin dal primo giorno che è arrivato a Casteldebole. Stesso discorso per Ferdinando Coppola, il portiere “vecchietto” che il tecnico uruguaiano considera un altro pilastro dello spogliatoio.

 

Proprio il portiere napoletano è stato il quarto ad indossare la fascia di capitano il 12 ottobre a Latina, quando il 36enne Nando fu decisivo per la vittoria, parando anche un rigore. Sabato è stato il turno di Casarini, il ragazzo della “cantera” rossoblù che pra è il vice capitano provvisorio del capitano provvisorio Matuzalem. Cinque capitani, tanti quanti la scorsa stagione, quando a Diamanti, passato ai cinesi del Guanghzou, succedettero Perez, Kone, Natali e Morleo. Ma quell’alternanza era espressione di difficoltà e assenza di punti di riferimento. La stessa alternanza che si è vista nel 2012-2013 con Portanova e Diamanti, con il primo finito nell’occhio del ciclone per il calcio scommesse. Dopo Di Vaio, si può dire che non c’è stato nessun padrone assoluto di quella fascia così importante, che presto però dovrebbe trovare un braccio definitivo: quello di Daniele Gastaldello. L’ex Samp è nato capitano e sarà con tutta probabilità il faro del nuovo Bologna.  

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