RS – Rdc – I problemi di Lopez: assenze importanti e un modulo da cambiare – 5 mar

Il Bologna sta attraversando forse il momento più brutto della stagione. La banda di Lopez, pur essendo al secondo posto in classifica, da’ la sensazione di aver smarrito gioco e idee e, come se non bastasse, ora deve fare anche i conti con l’infermeria e le squalifiche. Alla lista dei “grandi assenti” in cui figurano già Matuzalem e Laribi, squalificati per il Varese, e l’infortunato Krsticic, il tecnico uruguaiano deve aggiungere anche il nome di Mancosu. Nelle battute finali della partitella giocata ieri, infatti, contro la Primavera, l’attaccante sardo ha raggiunto gli spogliatoi zoppicando in maniera evidente: il primo responso parla di risentimento alla coscia sinistra, ma il ragazzo sarà sottoposto ad ulteriori esami da parte dello staff tecnico. Proprio le defezioni di questo periodo potrebbero costringere Lopez ad abbandonare il suo fidato 4-3-1-2, eredità dei suoi tempi cagliaritani, per provare a sbaragliare le carte. D’altronde contro il Varese dovrà fare a meno, dopo 28 partite da titolare, dell’unico vero trequartista della squadra, Karim Laribi. Un motivo in più per cercare soluzioni alternative.

Quasi sicuramente le assenze porteranno Lopez ha cambiare assetto tattico, ma quale sceglierà? In mediana sono disponibili sono Buchel, Casarini, Zuculini e Bessa, il che dovrebbe escludere l’impiego di tutti e quattro dall’inizio (destinato alla panchina sarebbe Bessa). In avanti restano Cacia, Sansone e Improta, più Troianiello e Acquafresca (ieri in goal) gregari di emergenza. Il tecnico uruguaiano nella partitella di ieri, privo dei titolari anti-Latina (seduta defaticante per loro), ha provato proprio un 4-4-2 con Bessa e Casarini centrali, Troianiello esterno destro e Improta esterno sinistro. Quest’ultimo dovrebbe essere l’uomo nuovo a Varese affiancando Sansone alle spalle di Cacia, per un Bologna formato “albero di Natale” (4-3-2-1). Un modulo che a gara in corso potrebbe trasformarsi in un 4-4-2 più coperto. In qualunque caso a Varese vedremo, forse, un Bologna diverso.  

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