Bologna FC
RS-STADIO: Bologna e Carpi nel festival emiliano dello sport – 19 giu
Bello l’articolo che Furio Zara dedica sulle pagine odierne di “Corriere dello Sport – STADIO” a quella che il giornalista definisce – sportivamente parlando – “l’Emilia Felix”. Calcio ma non solo nella rinascita emiliana: sorride il Terraquilia che nella pallamano ha conquistato la Supercoppa, primo trofeo di sempre, mentre nel baseball l’Unipol SAI va a giocarsi la Champions League e nella pallavolo Parmareggio è arrivata alla finale-Scudetto, stesso percorso del Kaos Futsal nel calcio a cinque. E poi? Il basket, con la Fortitudo che torna in A2 e Reggio Emilia che va a giocarsi il titolo nazionale. Cos’altro? Il calcio, come dimenticare appunto: Modena che si salva in B, Carpi e Bologna che raggiungono il Sassuolo in A, squadre tanto diverse quanto simili nella loro matrice emiliana. Il Carpi di Gaudì, di Bonacini, del tecnico Castori pagato 50.000 € l’anno, di una squadra allestita con tante idee dal DS Giuntoli e che è costata 4 milioni lordi in una stagione tra stipendi e tutto: difficile che ti salvi in B, figuriamoci la promozione. E invece è arrivata la Serie A, come è arrivata per il Bologna dei soldi e dei progetti arrivati dal Canada, il Bologna con una storia prestigiosa tutta da rispolverare, una grande piazza, sogni enormi. Chi trovano Carpi e Bologna in A? Il Sassuolo di Squinzi, mister Mapei, un posto stabile nel calcio che conta grazie a idee chiare e precise, una buona solidità economica, un bacino d’utenza piccolo ma compatto e uno stadio di proprietà. Si, è proprio il caso di dirlo, l’Emilia è al momento regina dello sport italiano.
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