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RS-STADIO: Chi è Delio Rossi – 04 mag

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Tutt’altro che anonimo, Delio Rossi. Allenatore partito da lontano, cognome anonimo ma atteggiamenti (tattico e non) tutt’altro che comuni: quando allenava il Torremaggiore, per esempio, andava a rubare i coni dell’ANAS con il suocero che gli faceva da palo e poi li utilizzava per spiegare i suoi teoremi tattici. E quando portò la Salernitana in Serie A e i tifosi giravano per le strade con una sua statua disse che nel calcio conta solo il presente, che ogni giorno è come il primo, che non bisogna mai smettere di aggiornarsi. Riminese di nascita (“l’unico che non è mai uscito con una straniera” disse una volta) da calciatore ha speso buona parte della carriera nel Foggia, innamorandosene al punto da dichiararsi più volte suo tifoso sfegatato e inseguendo più volte la gloria passata del suo maestro e idolo, Zdenek Zeman. Non è andata sempre benissimo in puglia, mentre a Salerno fu tutt’altra storia: nel 1995 i cittadini gli avevano dedicato 2000 preferenze alle elezioni nonostante non fosse ovviamente candidato, ma quando era arrivato il clima era tutt’altro. Chi è questo Rossi? Cosa ha fatto? Cognome anonimo, si è detto. Allenatore tutt’altro che anonimo, invece: 4-4-2, 4-2-3-1. 4-3-1-2, 4-3-3, numeri che dimostrano una certa versatilità e una capacità di adeguarsi al materiale umano a disposizione certo non comune, ché poi nel calcio più che i numeri conta la mentalità, lo spirito, il gioco. E Delio Rossi ha sempre inseguito il bel gioco, a volte riuscendoci e altre volte fallendo come del resto è nella realtà delle cose: le ultime esperienze a Firenze e a Genova sponda Samp non sono state esaltanti, ma si tratta comunque di un allenatore che ha fatto anche molto bene (B con la Salernitana, Coppa Italia con la Lazio, più volte a Palermo nonostante Zamparini) e che per Bologna è un bel nome adesso, lo dicono i numeri. 349 partite in A, 223 in B, qualcosa in Serie C che porta il totale a oltre 600 gare. Esperienza ma anche umiltà, ricerca del gioco ma anche concretezza, ecco chi è il “signor Rossi”. L’uomo giusto per il Bologna derelitto? A questa domanda solo il tempo saprà dare una risposta.

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