Bologna FC
RS – STADIO: Il Bologna è la big che Mancosu aspettava – 28 gen
Presentazione ieri per Matteo Mancosu, l’ultimo colpo di mercato in ordine temporale per il nuovo Bologna di Corvino. Un giocatore su cui effettivamente c’è poco da dire, a fronte delle 36 reti segnate nell’ultimo anno e mezzo al Trapani. Arriva nel grande calcio tardi, a trent’anni, ne è consapevole ma sa anche che è meglio tardi che mai. “Bologna è una piazza importante e blasonata, non potevo certo rifiutarla. Si tratta di un grande salto da Trapani, realtà piccola ma altrettanto professionale. A 30 anni ho fatto un passo importante e la società mi ha permesso di venire qui facendomi cogliere questa opportunità.” Del resto la storia del calcio è piena di giocatori che sono sbocciati a età diverse, è naturale che ognuno abbia i suoi tempi, l’importante è arrivare. Mancosu è finalmente arrivato, Bologna è la sua “big”: squadra, occasione. “Sono ricettivo. Non bisogna mollare mai, continuare, provarci sempre, un po’ com’è stato per giocatori come Hubner o Riganò”, non a caso due che in A ci sono arrivati tardi ma che hanno saputo dimostrare di non esserci arrivati per caso.
Nel Bologna sarà il classico jolly d’attacco, anche se un’idea tattica la suggerisce: di spalla a Cacia, piuttosto che al suo posto. “Prediligo fare la seconda punta, andando negli spazi, ma se c’è bisogno faccio senza problemi anche la prima. Nel tridente posso giocare ovunque.” L’idea è di prendersi una maglia da titolare a stretto giro di posta, ma è consapevole che non sarà facile, che la concorrenza è qualificata: “Da giocatori come Cacia e Sansone ho solo che da imparare”, sottolinea con umiltà quello che è stato il capocannoniere della B la scorsa stagione e che quest’anno, in sei mesi, ha già timbrato il cartellino altre 10 volte. Il vento è proprio cambiato, a Bologna.
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