RS – STADIO: Il Bologna si aggrappa a Lazaros, da UFO a protagonista – 19 mar

Quasi l’intero girone d’andata seduto in panchina, lo sguardo basso e la consapevolezza che il treno del calcio italiano forse sta passando. E tu non ne hai colpa, perché semplicemente l’allenatore non crede in te, non ti vede. Questo è stato il campionato di Lazaros Christodoulopoulos fino a gennaio, seduto in panchina e praticamente mai utilizzato mentre i compagni sul campo giocavano. Vincendo raramente, questo si, tanto che a Gennaio a Pioli è stato dato il benservito. E’ arrivato Ballardini, che nel tentativo di dare una scossa alla squadra ha studiato a fondo la rosa ed ha cercato (ed il recente utilizzo di Paponi ne è un ulteriore conferma) di far sentire tutti protagonisti.
Ed ha trovato Lazaros.
 
Strano che Pioli non si fosse mai chiesto come mai questa mezzapunta dinamica e abile anche in copertura nella Grecia giochi titolare mentre Kone spesso finisce in panchina. Ballardini, dopo aver saputo che nonostante i quattro mesi in panchina Lazaros figurava ancora tra i nazionali ellenici, deve essersi detto qualcosa del tipo “o Fernando Santos (CT portoghese della Grecia) si è bevuto il cervello o vale la pena provarlo, questo Lazaros.” 
E così il greco ha trovato posto, contro il Napoli. Siamo sull’1 a 1 e c’è da perdere tempo, lui però cincischia, perde la sfera ed è contropiede. Gol di Callejon, 2 a 1. Un incubo. La possibilità tanto attesa bruciata in pochi minuti. Per fortuna ci pensa Bianchi a segnare il pareggio.

Lazaros ha imparato la lezione. Da allora è uno dei più positivi, un leader. Quello che più corre, più si impegna, più ci crede. Non è un caso, forse, nemmeno che la sua esplosione sia coincisa con la partenza di Diamanti. Alino è un accentratore di gioco, lascia poco spazio a chi è accanto a lui.
Per carità, servirebbe Diamanti a questo Bologna. Ma Diamanti è andato via. Al Bologna non rimane che aggrapparsi a Lazaros, lo sconosciuto greco passato in due mesi da UFO a protagonista.  

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