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RS-STADIO: La certezza del Bologna è Lopez – 20 ott

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Dopo un inizio che oggettivamente avrebbe depresso anche il principe degli ottimisti, il Bologna ha trovato continuità di risultati e poi anche di prestazione dopo la clamorosa sconfitta di Crotone, che ha svegliato la squadra e che ha messo spalle al muro i giocatori. In una classifica cortissima (otto squadre nel giro di appena tre punti) i rossoblù navigano bene, con un terzo posto che fa sognare una città entusiasta del recente cambio societario. 
“Stadio” di oggi sottolinea l’importanza del lavoro del tecnico Diego Lopez, su cui in tanti ad agosto avrebbero scommesso poco visto il valore incerto del materiale umano affidatogli – con le poche risorse a disposizione – da Filippo Fusco. Invece il Bologna viaggia, in serie utile da cinque partite nelle quali ha segnato sette reti subendone solo una. Merito di un tecnico che ha saputo rimescolare le carte (cambiando il 4-3-3 provato tutta l’estate in un più efficace 4-3-1-2 con Laribi trequartista) e che ha saputo prendere decisioni importanti: tolta la spina dorsale (Coppola, Maietta, Matuzalem, Buchel, Laribi e Cacia) sono stati utilizzati 22 giocatori in totale, molti dei quali giovanissimi e inesperti che però hanno reso come veterani. Il centrocampo, fulcro nevralgico di ogni squadra, è rimasto pressoché invariato tolta l’esclusione di Casarini per infortunio con l’affermazione al suo posto di un ritrovato Zuculini. In attacco è stato recuperato Robert Acquafresca, in difesa sono arrivate decisioni importanti (Garics in panchina per Ceccarelli) mentre in tanti si sono alternati negli altri ruoli, complici anche gli infortuni di Maietta prima e Morleo poi: Oikonomou è diventato una diga, Ferrari ha risposto bene, Abero ha trovato continuità e addirittura il gol sabato. In porta Coppola è una certezza nonostante le 37 primavere. Così, in una società che guarda al futuro con entusiasmo grazie ai nuovi padroni del vapore americani, il presente è altrettanto splendente grazie al lavoro costante di un giovane tecnico uruguagio che parla poco ma pensa molto e che sta, giorno dopo giorno, conquistando il cuore di una città che finalmente può tornare a pensare in grande. 

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