Bologna FC
RS – STADIO: La squadra da che parte sta? – 26 mar
Mentre arriva la conferma che, se salvezza sarà, ci sarà da parte della società il consueto premio – ancora però da stabilirne l’entità – spuntano molte voci sulla manifestazione che si è tenuta sabato scorso a Zola Predosa, quando almeno un migliaio e mezzo di tifosi hanno duramente contestato la società e specificatamente la persona di Albano Guaraldi.
Una di queste dice che la squadra – o almeno parte di essa – si sarebbe voluta schierare dalla parte del Presidente, coinvolgendo poi anche i vari dipendenti del club. Una contro-manifestazione che non è avvenuta per molteplici motivi: di ordine pubblico prima di tutto, visto che la presenza dei calciatori contrari alla contestazione avrebbe significato ridiscutere i percorsi della manifestazione con la questura, oltre a dover predisporre nuove norme di sicurezza. Inoltre, la presenza della squadra a Zola Predosa avrebbe significato di fatto l’interruzione del ritiro che ha portato la squadra a trovare il giusto isolamento e la necessaria concentrazione per affrontare al meglio la gara di domenica contro il Cagliari, poi risoltasi a favore della compagine rossoblù grazie al rigore nel finale realizzato da Lazaros.
Che siano vere o no, le voci su buona parte della squadra schierata con l’attuale dirigenza, non si sa. Non ci sono prove evidenti di questo.
Prove evidenti invece ce ne sono su numerose frizioni tra giocatori e società: Guaraldi, in privato, ha più volte espresso il suo malcontento per le prestazioni della squadra, e certo non con toni da educanda. Il ritiro imposto non è stato gradito dai giocatori, così come il silenzio stampa deciso dagli stessi – e, pare, subito da Ballardini – senza interpellare i vertici del club.
Una situazione che rimane ad alta tensione e che per essere alleggerita dovrà necessariamente passare dai piedi dei calciatori, autori ultimi del destino della squadra: chiaro che le prossime prestazioni (stasera contro il Chievo, domenica con l’Atalanta) potrebbero cambiare molto la situazione.
Il Bologna è nelle mani dei suoi giocatori, oggi più che mai.
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