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Bologna FC

RS – STADIO: Pazienza e Aquafresca, due no da 3,3 milioni – 02 set

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La chiave del mercato del Bologna era tutta lì: riuscire a piazzare Robert Acquafresca e Michele Pazienza, liberarsi così di due ingaggi che lordi costano 3,3 milioni di euro a stagione e che oltretutto sono soldi sprecati visto che entrambi non fanno parte della rosa a disposizione di Diego Lopez.
Filippo Fusco ci ha provato tutto il giorno ma non ci è riuscito: ed è difficile sparare addosso al DT campano, visto che ci sarebbe voluto davvero un mago per trovare una sistemazione adeguata a due giocatori così costosi e con così poco interesse intorno.
Entrambi hanno rifiutato l’Apoel Nicosia, che disputerà pur sempre i gironi di Champions League: i ciprioti volevano uno o l’altro, forse tutti e due, e ne avrebbero fatto dei protagonisti del proprio progetto tecnico. Per Pazienza sono sfumate, giorno dopo giorno, le possibilità rappresentate da Bari e Torino, mentre per Acquafresca Fusco ha raccolto una sfilza di “no” che ha del preoccupante: la punta è stata offerta in Spagna, poi al Palermo, in ultima battuta al Cesena, ma non c’è stato niente da fare. Colpa di un ingaggio pesante (900.000 € netti a stagione), di un contratto lungo (scadenza 2017) e di un rendimento che nelle ultime stagioni è stato imbarazzante. Come Pazienza, Acquafresca rimane a Bologna: a fare cosa non è dato saperlo, visto che è fuori da ogni progetto tecnico. Fusco proverà a piazzarlo ancora: c’è la nuova Super Lega Indiana, c’è il Pune (società di proprietà dei Della Valle) che potrebbe sapere cosa farsene fino a gennaio. Poi il problema si ripresenterà, rappresentativo di una gestione contrattuale passata assolutamente sbagliata che il Bologna paga ancora adesso, come la convulsa giornata di mercato di ieri conferma. 

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