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Inside the club – RB Salisburgo: nascita, rinascita e gloria
Un’identità perduta e una rivoluzione che ha cambiato tutto: RB Salzburg, il club che ha sacrificato il passato per volare ancora più in alto…
Il club della città natale di Mozart a cui Red Bull ha davvero messo le ali: è la storia del Salisburgo, uno dei club più antichi d’Austria, che con la società dell’energy drink ha vissuto una rinascita totale. Conosciamo meglio la storia del RB Salzburg!
La storia del RB Salisburgo: nascita, trasformazione e gloria
Fondata il 13 settembre 1933, l’Austria Salzburg rimane in anonimato fino agli anni novanta. Solo a metà dell’ultimo decennio del secolo scorso, il club conosce un primo breve ma intenso periodo di gloria: 3 campionati, altrettante Supercoppe d’Austria e una Coppa Uefa sfiorata. Poi, in un batter d’occhio, la squadra ripiomba nel silenzio, cullandosi nel ricordo del tempo che fu.
Poi arriva la Red Bull: cambio logo, colori e nome della società. Nello stemma appaiono i due tori rossi simbolo dell’energy drink, il colore viola diventa bianco-rosso e il club prende il nome di Red Bull Salzburg. Un rebrending che non farà felice una buona fetta di tifosi, anzi. Lo zoccolo duro della tifoseria abbandonerà la squadra e nel 2005 rifonderà lo SV Austria, squadra che milita nella terza divisione.
Anche in campo, la strategia societaria è ben precisa: mettere sotto contratto nomi di grandi esperienza usciti dal panorama del grande calcio, affianco a giovanissimi promettenti. Anche per la panchina, il nome scelto non è di certo scontato: Giovanni Trapattoni, vecchia volpe del calcio italiano. La strategia funziona e i primi risultati non tardano ad arrivare: nel 2007 il RB Salzburg vince il campionato, il primo di una serie di 14, intervallati da qualche secondo posto.

RB Salzburg vince il campionato nella stagione 2020/21 (© RB Salzburg)
RB Salisburgo, terreno fertile per giovani talenti
Col passare del tempo, la filosofia della Red Bull cambia forma e si trasforma in quella che ha portato alla nascita dell’energy drink. Perché spendere per calciatori d’esperienza ma a fine carriera, quando puoi plasmare la formula vincente tra le mura di casa tua? Così, grandi somme di denaro vengono investite del settore scouting, per la creazione di una squadra a basso costo, ma massima resa.

La Wall of Fame (© RB Salzburg)
Un progetto nel quale, non si direbbe, ma la tecnologia ricopre un ruolo fondamentale. La società possiede un software che analizza le prestazioni dei calciatori in giro per il mondo, ne valuta i parametri e li inserisce in un database. Questo lavoro, accompagnato dagli occhi esperi di numerosi osservatori, permette alla società di individuare i profili più promettenti, che verranno messi sotto contratto nei settori giovanili per creare una sorta di college calcistico. A Salisburgo, infatti, i ragazzi selezionati vengono tutelati in tutti gli aspetti: studiano e coltivano rapporti umani, poi si allenano e giocano le partite.
Lo stadio: Red Bull Arena
Con l’arrivo del gruppo Red Bull, la società inizia ad investire su tutti i fronti, anche in infrastrutture. Così, nel 2005, il Lehener Stadion viene accantonato e la Red Bull Arena diventa la casa dell’RB Salzburg. Il nuovo stadio può ospitare fino a 30.188 persone: molto più grande e moderno, anche se bello senz’anima secondo alcuni.
Stelle del passato
Uno dei giocatori più iconici del RB Salzburg è senza dubbio Andreas Ulmer. Classe 1985, di ruolo difensore, Ulmer è il giocatore con più presenze nella storia del club: 582 le partite giocate dal 2009 al 2024, anno in cui ha appeso le scarpette al chiodo. Con i colori rosso e bianco ha vinto 9 Coppe d’Austria e 13 Campionati austriaci.

Andreas Ulmer (© RB Salzburg)
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