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#SampdoriaBFC: nella mente dei mister – 11 feb

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La pazienza è finita, ora servono risposte da squadra ed allenatore. La partita contro la Sampdoria deve essere il primo passo per riconquistarsi la fiducia della tifoseria. Non sarà affatto facile uscire da Marassi con l’intera posta in palio; i blucerchiati in casa hanno sempre fatto vedere buone cose, ultima la vittoria contro la Roma di Luciano Spalletti, schiantata con 3 reti a 2 grazie ad un match giocato con grinta e acume tattico, ma il team di Donadoni ha l’obbligo di sfornare una prestazione di alto livello, per invertire le uscite imbarazzanti contro Napoli e Milan. Una Samp invece che arriva dalla vittoria citata contro i giallorossi e il successo in quel di San Siro sponda rossonera con rete di Muriel su rigore. E’ proprio l’attaccante colombiano il pericolo numero uno, il quale è stato capace di segnare 8 gol e 3 assist. 
Il Bologna dovrà stare attento soprattutto nell’ultimo quarto d’ora. Difatti i rossoblu hanno subito in quella frazione di gara 11 reti, solo il Crotone in questo senso ha fatto peggio (12). Contro troverà una Samp che negli ultimi 15 minuti di gioco ha realizzato ben 8 gol; ed è il momento in cui i genovesi hanno fatto registrare il maggior numero di segnature, come si nota dal grafico. 

Giampaolo basa le sue certezze sul 4-3-1-2 utile a dare forte compattezza ed equilibrio alla squadra. I blucerchiati sono la compagine che corre meno in tutta la massima serie; questo dato non denota di certo una scarsa condizione fisica, ma un’organizzazione tattica e una capacità di rimanere molto corti per tutta la durata dei 90 minuti invidiabile. Molto importante in questo caso è il perno di centrocampo Lucas Torreira, bravo sia in fase di interdizione che in quella di costruzione di gioco, con una buona capacità di interpretare i vari momenti del match e leggerne il ritmo. 

L’11 che probabilmente ci troveremo ad affrontare domenica sarà questo:

Viviano; Bereszynski, Skriniar, Silvestre, Regini; Praet, Torreira, Linetty; Bruno Fernandes; Muriel, Quagliarella. 

I ballottaggi riguardano la zona della trequarti, in cui 3 uomini si giocano una maglia: Ricky Alvarez, Djuricic e Bruno Fernandes, con quest’ultimo favorito rispetto agli altri due. In avanti oltre al confermatissimo Muriel, potrebbe trovare spazio fin dal fischio d’inizio Patrick Shick. La punta ceca è il terzo giocatore, dopo D’Alessandro e Perica fermi a 14, ad essere subentrato in corso d’opera (13 volte). Nonostante la scarsa presenza fin dal primo minuto, quattro degli ultimi 8 gol della squadra portano la sua firma. Questo grande apporto dai giocatori entrati dalla panchina, non ha pari in serie A, visto che le reti segnate dai subentrati sono state ben 7. Oltre ai giocatori sopracitati, bisognerà fare molta attenzione alle due mezz’ali molto brave nell’inserimento; soprattutto Praet, arrivato sotto la lanterna per giocare da trequartista, anche se poi Giampaolo l’ha adottato come interno, con ottimi risultati. 

Donadoni, dopo il mea culpa post Milan, si affiderà al solito modulo, con questi probabili interpreti:

Da Costa; Torosidis, Gastaldello, Maietta, Masina; Donsah, Pulgar, Dzemaili; Verdi, Destro, Krejci. 

Tanti dubbi per il mister bergamasco. Il primo riguarda il ruolo di terzino destro con Torosidis che potrebbe scalzare Krafth, ma occhio anche a Mbaye, dopo la buona prestazione di mercoledì. In mezzo l’unico sicuro del posto sembra essere Dzemaili, con Nagy, Pulgar, Viviani e Donsah, che rimarranno in ballottaggio fino alla fine. In avanti scalpitano Rizzo e Di Francesco, anche se il tridente dovrebbe essere quello descritto prima. Dal punto di vista tattico sarà fondamentale il lavoro difensivo del mediano basso, quindi o Pulgar o Viviani, per arginare le avanzate del trequartista avversario. Obbligatorio non farsi prendere alle spalle dai palloni in verticale che saranno messi in quella zona, con l’aiuto anche dei centrali difensivi, che avranno il compito di uscire con i tempi giusti. Attenzione anche alla grandissima velocità sia nel lungo che nel corto di Luis Muriel, in questo caso saranno utili raddoppi puntuali e marcature preventive. Giampaolo è famoso per far giocare le proprie squadre con difesa molto alta, mediani stretti e pressing alto. Sarà molto complicato uscire dalla prima pressione avversaria, ma una volta sfuggiti bisognerà servire molto velocemente gli esterni d’attacco per rendersi pericolosi. E’ proprio qui che la fase difensiva sampdoriana soffre maggiormente, a causa dei centrocampisti molto stretti al centro, quindi bisognerà cambiare spesso fronte d’attacco con continui cambi di gioco, creando uno contro uno molto pericolosi; in questo caso potrebbe salire in cattedra Simone Verdi. 

Sarà una sfida molto complicata, serviranno voglia di riscatto, grinta, tecnica e cattiveria sotto porta. La pazienza è finita, e prestazioni come quelle contro Napoli e Milan non saranno più accettate. 

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