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Sandy Flash Back – La stagione dei tormentoni – 1 Giu

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Negli anni dei video virali di internet, di sconosciuti che diventano star grazie a una frase detta con un video su YouTube e dei tormentoni del web, anche il Bologna ha voluto adeguarsi, e ha voluto segnare la sua stagione con dei tormentoni: i gol negli ultimi minuti, gli errori arbitrali, le espulsioni, gli errori in difesa, gol subiti da giocatori che solo contro di noi hanno segnato, la mannequin challenge dopo le vittorie a inizio stagione, le partite strazianti e quello sentito uscire dalla bocca dei tifosi più e più volte “Speriamo che questo campionato finisca in fretta…”

Son sincero, l’ho detto anch’io come tanti altri “Finalmente è finito sto campionato”, l’ho detto convinto perché non ce la facevo più a veder certi spettacoli, l’ho detto stanco dopo tutto quello che ho dovuto subire, l’ho detto esausto dalla tristezza di certe partite ma l’ho detto senza crederci più di tanto, perché so già che, nonostante tutto quello che dico, quando domenica mi sveglierò e andrò dai miei a mangiare il mio pensiero sarà semplicemente uno “E mò, che cacchio faccio senza il campionato”, e con la lacrimuccia che scende e con mia madre che cercando una motivazione alle mie lacrime mi dirá “Per me è la cipolla”, penserò a quanto mi manca la serie A, a quanto mi manca il Bologna, a quanto mi manca urlare di gioia a un gol dei rossoblù, a quanto mi mancano quegli insulsi 0 a 0 contro il Chievo in un gelido lunedì sera e a quanto mi mancano quelle sconfitte all’ultimo minuto dopo partite orrende!!!

È stata una brutta stagione, infinita, quasi fastidiosa e, in alcune partite, si andava allo stadio quasi sperando di uscirne il prima possibile, ma è stata comunque una stagione vicino ai nostri colori, di tifo incondizionato, di gioie e delusioni, di incazzature e di esultanze, di bestemmie e di nervosi e, come tutte le stagioni, ha comunque lasciato qualcosa, qualche attimo, nel bene o nel male da ricordare…

Ripenso a questa stagione e la prima immagine che mi viene in mente non è allo stadio, bensì a lavoro, mentre son li che sto avvitando le mie viti passa il mio collega nonchè mio compagno di stadio e gli dico “Abbiamo preso un giovane dal Milan, ma nn ho idea di chi sia, Verdi mi pare che si chiami” e lui subito “Verdi?! Davvero?! Ma sai che a me è sempre piaciuto, secondo me è buono buono se ne ha voglia…” beh, non si sbagliava del tutto Feib, ripenso alla fuga di Diawara, alle tante notizie di mercato uscite ed al solito accostamento di Cassano alla maglia rossoblù che, come ogni anno, si è rivelato una bufala, niente Cassano e saluta Andonio;

Mi viene in mente la prima di campionato, contro il Crotone, niente cioè c’era bordello, l’andare allo stadio con la convinzione di giocare contro una delle prossime retrocesse, i gol annullati, le occasioni sbagliate, Destro che segna il primo gol della stagione e, all’uscita, Erjona Dzemaili che mi passa di fianco e io che quasi sbavo; 

Ricordo gli errori di Oikonomu a Torino, i tre gol di Verdi in tre partite tra cui quello contro la Sampdoria, con quel tiro al volo dal limite nell’angolino che può solo accompagnare, la squadra che era partita carica a mille e che ci faceva sognare un campionato da ricordare e il sogno che si sarebbe potuti andare a comandare la parte destra della classifica;

Ripenso alla sconfitta col Genoa ed agli errori arbitrali, a quella palla non calciata via dalla nostra area ed al pareggio della Lazio all’ultimo secondo con un rigore inventato, ai gol subiti in zona Cesarini che stavano diventando una costante dopo il pareggio col Sassuolo e all’ennesimo pareggio contro il Chievo;

Mi torna in mente Gastaldello che regala rigore e superiorità numerica alla Fiorentina e all’infortunio di Verdi che spense definitivamente la luce alla squadra, a Salah che si vendica dei tre pali colpiti contro di noi lo scorso anno segnando una tripletta, al ritorno in campo di Destro dopo l’infortunio ed al suo gol che fece quasi pensare “Sta buono che è il suo anno, dai”, all’ennesimo gol in zona Cesarini subito ad Udine dopo un clamoroso errore sotto porta del nostro numero 10, alla facile vittoria di Pescara e alla lunghissima sosta a causa della super coppa Italiana; 

Come scordarsi la solita eliminazione dalla coppa Italia da parte dell’Inter, il Torino che, fortunatamente, viene a Bologna senza Bellotti e perde 2 a 0, la doppia espulsione di Cagliari e l’ennesimo pareggio a tempo ormai scaduto;

Purtroppo vorrei scordarmelo, ma come dimenticare il periodo più nero del campionato, i 7 gol presi in casa dal Napoli che hanno fatto dire a qualcuno prima del novantesimo “No Maria, io esco!!”, la sconfitta in 11 contro 9 col Milan, la sconfitta con la Sampdoria ed il rigore inventato, l’unico gol di Gabigol ovviamente contro di noi, Ntcham che appena entrato, all’ultimo secondo, con un tiro da fuori segna il gol del pareggio genoano, la sconfitta contro la Lazio e lo sciopero del tifo in trasferta per la gara contro il Sassuolo;

Alla mente mi tornano le due vittorie consecutive contro Sassuolo e Chievo con il ritorno al gol di Verdi dopo l’infortunio, al pareggio di Palermo con Destro relegato in panchina per 90 minuti, il risveglio a Bergamo contro l’Atalanta che non portò comunque nessun punto e a Danilo che, dopo averci punito all’ultimo secondo all’andata, al ritorno segna nella sua porta negli ultimi minuti; 

Vivo nei nostri ricordi abbiamo benissimo il finale di stagione, i tre punti gentilmente offerti all’Empoli per la sua corsa salvezza, la doppietta di Destro contro il Pescara, Honda che naturalmente il suo unico gol del campionato lo segna contro di noi con i tifosi rossoneri che dopo averlo fischiato al suo ingresso al gol quasi lo osannavano e avrebbero voluto cambiar la loro cittadinanza per poter dire “Sono Giapponese” e all’ultima sconfitta, ovviamente al novantesimo contro la Juventus, la rete di Taider che ha illuso tutti di riportare la vittoria contro i bianconeri che, #machenesannoi2000 manca dal 1998 poi il cinno di sedici anni che, ovviamente, segna il suo primo gol in serie A sempre contro di noi e sopratutto all’ultimo minuto… l’ultima partita, in un certo senso, è stata la sintesi di tutta la stagione rossoblù e dei suoi tormentoni: uno strazio con gol subito da qualcuno che non aveva mai segnato all’ultimo respiro…

 

Oggi ho aperto l’applicazione con cui seguo il mio fantacalcio, segna che mancano 80 giorni al prossimo turno di serie A… ho ripensato al fischio finale dell’ultima partita, ho ripensato a quando ho detto “Finalmente per quest’anno è finita” e mi con dato del coglione da solo perché, finché c’era ho sperato che il campionato finisse e ora, che è appena finito, non vedo l’ora che sia il 23 agosto, di salire in macchina e urlando “Sto tornando…130 si Volaaa” recarmi allo stadio, solito parcheggio, solita birra dalle “siliconate”, pacchetto di Marlboro dal solito tabaccaio, vedermi il Betto che si rifiuta di mostrare il segnaposto allo steward all’ingresso, il mio solito gabinetto che mi aspetta in fondo a destra, spazzarmi le scarpe prima di entrare in curva e, accendendomi una sigaretta mentre la moooseca parte e Luca Carboni canta la prima frase del nostro inno prepararmi, sperando che il Bologna vada e non cincischi, a una nuova stagione di passione, di gioie ed incazzature, di esultanze e di bestemmie perché, a me, tutto questo mi fa volare!!!

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