Bologna FC
Sergio Coincecao (Milan):«I tifosi? Hanno solo ragione a protestare »
Un Sergio Conceicao preoccupato per le numerose battute a vuoto del suo Milan, giovedì scende a Bologna per il recupero della nona giornata. Forse questo è il momento migliore per affrontare i rossoneri.

Deluso, delusissimo, il Sergio Conceicao che si presenta ai microfoni della stampa, dopo la sconfitta subita allo stadio “Olimpico Grande Torino”. Una partita in cui il Milan ha sentito tutta la pressione del non “poter sbagliare”, dopo l’eliminazione dalla Champions League, eliminazione arrivata troppo presto nei piani della società rossonera. E giovedì c’è il recupero della nona giornata, quella non giocata per l’alluvione, quella delle polemiche. Intanto le due squadre si affrontano in un momento complicato, dopo due sconfitte (Parma e Torino, entrambe in trasferta) e con il Milan buttato fuori dalla Champions League.
«Gli ultimi quindici gol sono errori non forzati dall’avversario. Non si parla di strategia o di formazione, sono delle cose che delle volte mi chiedo come siano possibili. Ogni situazione strana, prendiamo gol e siamo subito sotto: non è facile neanche per i giocatori», tenta una difesa d’ufficio Sergio, ma capisce che c’è qualcosa che non funziona. E probabilmente qualcosa si è rotto nella testa dei suoi ragazzi.
Giovedì il Milan di Conceicao scende a Bologna
Da quando Concecao è al Milan, il suo tabellino dice questo: otto vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte per una media punti complessiva di 1,8, non una media da raggiungimento di un piazzamento Champions. Il Bologna, attualmente, ha gli stessi punti in classifica della squadra rossonera, 41, ma anche la squadra di Vincenzo Italiano ha non pochi rimpianti, in fatto di partite in cui è andata sotto. E giovedì può avere un primo set point per questo campionato.
Ma poi i confronti si fermano alla classifica e poco altro. Perchè il Milan ha una rosa del valore di 570 milioni, mentre il Bologna si ferma a 251, neanche la metà. E basterebbe solo questo per capire che giovedì sera, al Dall’Ara, la partita potrebbe essere già segnata. Eppure…
Eppure lo stesso Conceicao sostituisce il suo uomo più talentuoso, Rafa Leao, al settimo della ripresa, segno che il connazionale non stava dando quello che lui si aspettava. Ma, dopo il rigore sbagliato da Pulisic, Leao era l’unico che, in quel frangente, poteva inventare qualcosa. Segnale di grande confusione anche nella guida tecnica dei rossoneri, esclusi dalla Champions e lontani dal quarto posto.
Sergio pensa già a giovedì, al recupero contro i rossoblù, e chiude la sua intervista con un claim personale. «Voglio dire una cosa: non è finita la stagione. Starò a Milanello a lavorare giorno e notte: non mi frega niente, farò ore e ore per il quarto posto». La chiusura suona come un tentativo di autoconvincimento dello stesso Conceicao, ma giovedì le parole staranno a zero, soprattutto con un Bologna che avrà voglia di riscatto davanti al suo pubblico.
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