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Bologna

“Tifo disorganizzato” 20 Febbraio 2018

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Il Bologna ultimamente sta andando male.
Potrebbe andare peggio.
Potrebbe piovere.
Piove!
Allo stadio non possono entrare gli ombrelli, noi dobbiamo bagnarci e guai a chi vuole farci uno stadio nuovo.
Quando lo avremo faranno piovere in orizzontale.
Ma niente mi ferma. Ci sono sempre stato. Con Francesca, con Sergio, con Albano, figurati se non ci sono con Joey.

Prendo posto nel mio acquitrino insieme agli altri centodiciotto spettatori che sfidano Giove che fa piovere e anche tutti gli altri Dei che vengono chiamati in causa.

Il pubblico esplode di entusiasmo all’esecuzione di “O Generosa” di Allevi della quale sono sicuro che ogni tifoso abbia il cd e lo ascolti ogni notte prima di andare a dormire. In quell’esatto momento vengo adottato da una famiglia di cavedani che chiede ospitalità nelle mie scarpe.

Il Bologna parte forte come un siluro e addenta l’avversario come uno squalo. Balena nell’aria l’idea di un trionfo quando dopo dodici minuti Poli insacca la rete. Sarebbe stato perfetto se avessimo giocato contro il Carpi. Ma sono felice ugualmente. Vorrei saltare di gioia ma i cavedani si lamentano e quindi contengo l’entusiasmo diluviante. Pure lui.

Il Sassuolo ovviamente reagisce e prova ad attaccare. Il Bologna rincula, finché Babacar non ci rincula anche lui. Il giocatore degli autostoppisti approfitta di un liscio difensivo e viene servito sulla linea di porta. Piove sul bagnato. Il Bologna va al riposo sotto una pioggia i mugugni e ci si aspetta uno squarcio di sole nella ripresa.

Piove, del resto fra nemmeno un mese eleggono il governo. Mi stupirei del contrario.
Il Bologna continua a interpretare la partita bagnata con le slick, pare sul punto di affogare, ma i neroverdi non pescano il jolly. Mirante vede l’acqua e si tuffa a destra e a manca a parare le incursioni piastrelliste. Sento un sordo rumore di fondo venire dal basso. I cavedani si sono addormentati e russano. Chi dorme non piglia pesci.

Il portiere avversario non è altrettanto bravo. Del resto sarebbe più adatto alle partite in notturna perché la notte porta Consigli e, anche se la pioggia rende tutto più buio e cupo, è pomeriggio pieno. Tagliavento, che avrebbe preferito almeno per oggi essere parapioggia, ci concede una punizione dal limite. Non essendoci Verdi, Pulgar si ruba la palla da solo e infila l’angolino.

Il Dall’Ara trasforma in fischi in applausi e lui trasforma il dito medio in indice e lo agita verso l’alto. I tifosi dei distinti non la prendono molto bene, ma il nostro eroe di giornata voleva solo indicare il cielo per sottintendere “che tempo bighellone, è la giusta punizione”.

Mirante si tuffa e si rituffa e frena anche Ragusa. A Ragusa del resto non piove mai. Invece il Sassuolo, come è noto , nell’acqua affonda. E noi respiriamo, anche sott’acqua. L’arbitro fischia la fine, abbraccio i cavedani e vado a casa umido di gioia. Abbiamo pescato tre punti preziosi. E altri tre, Preziosi, sarebbe carino se ce li facesse pescare anche al prossimo turno contro il suo Genoa. Città di pescatori.

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