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STADIO: Avanti con Džemaili ma con l’idea-Acquah. E in ritiro arriva Diawara… – 27 lug

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In un’edizione di “STADIO” che ha come principale protagonista il calciomercato – e non potrebbe essere altrimenti – ecco che anche il Bologna merita la sua bella pagina, tra movimenti possibili e idee suggestive. Mentre si prepara la partenza di Amadou Diawara – che comunque intanto raggiungerà la squadra – in casa rossoblù si studia il modo per rinforzare una squadra che ha buone potenzialità e tanti giovani di sicuro avvenire ma ancora lacunosa in alcuni ruoli-chiave.

Avanti con Džemaili, spunta Acquah

Furio Zara, inviato a Castelrotto, ci racconta le ultime voci di mercato in casa Bologna partendo dalla trattativa legata alla cessione di Amadou Diawara: per lui sono aperte le piste che portano a Roma (5 milioni per il prestito, altrettanti per il riscatto e in più il prestito di Sadiq) e Napoli (15 milioni in due tranche) che però deve prima vendere quel Valdifiori che prima interessava al Bologna e ora non più. Con la società di De Laurentiis si tratta anche la cessione di Mbaye: Bigon vuole 3,5 milioni, il DS azzurro Giuntoli considera la cifra eccessiva. E se nell’affare rientrasse El Kaddouri? A destra potrebbe arrivare Herteaux dell’Udinese, centrale di origine che più che sostituire Mbaye andrebbe a prendere il posto di Rossettini, tentato dal Genoa che però lo vorrebbe in prestito. A sinistra potrebbe arrivare Keita dalla Virtus Entella, soprattutto se Morleo dovesse partire dopo l’incontro che avrà oggi con la società. A centrocampo restano in stand-by i nomi di Barreto e Viviani e il nome nuovo è quello di Acquah del Torino, che potrebbe arrivare proprio dopo che la società granata acquisterà Valdifiori. Fraterno amico di Donsah, potrebbe fare comodo a Donadoni. Così come potrebbe fare comodo Borriello, valido centravanti che non farebbe ombra a Destro e che per adesso convince e non convince Bigon. Le alternative restano Pinilla e Matri, ma una cosa è certa: una punta arriverà, il solo Floccari non basta.

Diawara, malattia finita

Termina oggi il certificato medico presentato da Amadou Diawara e che parlava di stress, utilizzato dal ragazzo per evitare il ritiro di Castelrotto. Un boicottaggio bello e buono, messo in scena dai suoi procuratori ma in cui anche il centrocampista lanciato nel calcio che conta proprio dal Bologna ha avuto un ruolo. C’entrano i soldi, c’entra una cessione che Amadou esige e che a Bologna gli concederebbero anche a patto che qualcuno paghi quanto viene valutato. Ipotesi impossibile ormai, diciassette giorni dopo la prima convocazione, diciassette giorni senza allenamento e una sola – per quanto buona – stagione alle spalle. Diawara andrà via per meno soldi di quanto si pensava, ma la domanda che in tanti si fanno adesso è questa: fino a quando non accadrà, che cosa farà il ragazzo? Oggi e domani è previsto il riposo, ma è domani che verrà comunicata la lista dei giocatori chiamati alla seconda parte del ritiro a Kitzbuhel. Amadou su quella lista ci sarà, ma se arriverà davvero è difficile dirlo.

nella foto (Getty) Acquah e Donsah impegnati uno contro uno

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