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Stadio – Barrow vede Granata: vuole essere titolare anche contro il Torino

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Musa sta meglio e punta a tenersi il posto: non è solo una percezione ma la realtà di un ragazzo che ora sta mettendo la testa e l’impegno per tornare quello che era appena arrivato sotto le Due Torri, quando aveva portato una ventata di freschezza e qualità ai Rossoblù. Dopo un inizio di campionato abbastanza anonimo e una ripresa graduale post infortunio che aveva creato mormorii per le sue prestazioni, Barrow ha infilato prima un assist per il gol di Soriano a Genova, tendendo però a spegnersi nel corso di quella partita, e poi una bella prestazione contro l’Inter, partita in cui aveva trovato anche il gol, poi annullato dal VAR per fuorigioco di Dominguez. Proprio nella partita di domenica scorsa Musa, a differenza di quella precedente contro la Sampdoria, è stato concreto e costante durante tutta la partita nello svolgere il ruolo che gli ha affidato Motta in questo momento di difficoltà a causa degli infortuni, un ruolo che ora sembra stia facendo poco a poco più suo e che vorrebbe continuare a mantenere almeno anche nella prossima partita, contro un Torino che è diretta concorrente per le zone alte di classifica e che non ha mai tolto di dosso gli occhi sul giocatore, sotto diktat di Ivan Juric.

Perché “vorrebbe”? Perché oggi, alla ripresa degli allenamenti, Thiago Motta dovrebbe ritrovare finalmente Arnautovic, Zirkzee e Sansone, tutti e tre pronti a lavorare in gruppo in vista della partita di lunedì sera contro il Toro e, conoscendo gli elementi, faranno di tutto per guadagnarsi una maglia. Il “fare di tutto” è la metodologia di cui tanto si parla negli ultimi giorni in riferimento al lavoro svolto, emerso ora che il Bologna sta portando risultati, ma una metodologia che Motta ha sempre decantato davanti ai microfoni, senza timore: prima si da il massimo in allenamento, e poi si gioca la domenica. È stato così per Orsolini, e vediamo i risultati, è stato così per Barrow, e stiamo iniziando a vedere qualcosa da parte sua, sarà così quindi anche per gli altri tre attaccanti ora che torneranno in gruppo. Proprio su questo argomento si erano vociferati malumori post-Monza tra il tecnico e Arnautovic, reo di non dare il massimo in allenamento in quei giorni vista la squalifica che non gli avrebbe permesso comunque di giocare con la Samp, tutto questo pre-ricaduta muscolare dell’austriaco, che ora vorrà tornare più carico che mai ma deve lavorare sul campo per dimostrarlo.

È qui che il gambiano invece parte avvantaggiato, nella condizione: fisicamente sta bene, minuti nelle gambe ne ha messi molti nelle ultime partite, giocando quasi la totalità dei minuti a disposizione, mentalmente sta progredendo per tornare a suo agio in quello che fa e che sa di poter dare alla squadra. Tutti questi sono buoni propositi per far si che il 99 continui a spingere in settimana per ottenere una riconferma, con l’ombra incombente di Arnautovic, Zirkzee e Sansone, i quali sanno il percorso da seguire per insidiare il compagno in vista di lunedì. Thiago Motta non potrebbe essere più soddisfatto di questa mentalità: lavoro, competizione e merito. La strada è tracciata, chi vuole giocare la segue e Musa è uno di quelli.

Fonte – Claudio Beneforti, Corriere dello Sport – Stadio

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