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Stadio – Bologna: l’Europa è alla portata, ma quanti punti servono?

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L'esultanza dei giocatori del Bologna - Champions


Un passo alla volta, partita dopo partita. Nella testa di Thiago Motta risuona solo ed esclusivamente questo mantra. Otto partite al termine della stagione e si conosceranno le sorti del Bologna: l’Europa è lì che attende, ma quale sarà la competizione alla quale parteciperanno i rossoblù? Ovviamente, l’augurio più grande è quello di sentir riecheggiare al Dall’Ara l’inno della Coppa dalle Grandi Orecchie, composto da Tony Britten. Ma andiamo con calma e ordine.

Gli impegni da qui a maggio

Per cercare di riassumere più facilmente il discorso basterebbe dire che al Bologna servirebbero 13 punti per toccare quota 70, cifra che garantirebbe un posto in Europa. 

Non è da sottovalutare, però, il livello di difficoltà di alcuni match: si pensi alla doppia trasferta di Torino e Napoli, oppure alla partita contro la Roma di De Rossi, senza dimenticare la sempre sentita sfida con la Juventus. Se si dovesse rappresentare graficamente il livello di pericolosità dei vari match, ecco che quelli contro Napoli, Juventus e Roma avrebbero 5 stelline, mentre quello con il Torino di Juric quattro. Si tenga comunque presente che, a favore dei rossoblù di Motta, ci sono diversi scontri diretti tra le varie contendenti che devono essere ancora giocati. Inoltre, Juventus, Roma, Atalanta e Fiorentina sono ancora impegnate in Europa e in Coppa Italia (tranne la Roma) e questo potrebbe rappresentare un importante vantaggio per il Bologna, sicuramente meno affaticato fisicamente rispetto alle altre squadre.

Testa al presente, niente voli pindarici

Se davvero servono “solo” 13 punti per completare la Grande Impresa, l’unico modo per raggiungere l’obiettivo è ragionare partita dopo partita, senza guardare troppo i risultati delle altre contendenti ma rimanendo concentrati su se stessi e sul presente.

Qualora poi si dovesse centrare il grande obiettivo, allora comincerebbero anche i ragionamenti in vista della prossima stagione. Per spiegarci: se il Bologna dovesse qualificarsi alla prossima Champions League, è chiaro che le strategie di mercato di Sartori and co sarebbero differenti se, invece, ci si ritrovasse a giocare l’Europa League o la Conference. Probabilmente la squadra rimarrebbe pressoché invariata, magari solamente con una cessione di uno dei pezzi pregiati, che però arriverebbe solo di fronte ad offerte mostruose. Con quei soldi, poi, si potrebbero acquistare giocatori per ogni reparto, in modo da alzare ancor di più il livello della rosa.

Questi, però, sono discorsi che vanno inevitabilmente rimandati a fine stagione, quando si conoscerà finalmente il futuro della banda di Thiago.

 

Fonte: Stadio, Claudio Beneforti

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