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Stadio: Diamanti e Gilardino alla conquista della Confederations Cup – 4 giugno

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Come scrive Furio Zara nell’edizione odierna di Stadio, c’è un po’ di Bologna che domenica sera imbarchera i bagagli a Fiumicino e partira per il Brasile. La Confederations Cup aspetta i rossoblu. il palcoscenico del Maracana non è più un sogno. ma una possibilità. una sfida da giocare, un obiettivo raggiunto che diventa un punto di partenza per il Mondiale 2014.

La notizia: Alberto Gilardino e Alessandro Diamanti sono stati inclusi nella lista dei 23 azzurri. Solo sei mesi fa, sembrava impossibile che i due del Bologna facessero parte – insieme – del gruppone azzurro. Diamanti partiva, avantaggiato. chiaro’: e dall’Europeo dell’anno scorso in Polonia e Ucraina che Prandelli lo convoca regolarmente. ll ct azzurro ne ha  apprezzato l’eclettismo, la capacita di mettersi al servizio della squadra. Diamanti ha colto al volo l’occasione, spendendosi con generosità. Ieri all’ora di pranzo, per la verità, subito dopo i test fisici del mattino, Diamanti era uscito dal campo assai rabbuiato, aveva sbrigativamente posato per un paio di foto-ricordo con i tifosi e, vistosamente ingrugnito, era filato via di fretta tanto da far pensare che sotto ci fosse qualcosa, insomma che Cesare Prandelli gli avesse comunicato l’esclusione. Niente di tutto questo, meglio cosi.

Alla fine il n.23 rossoblu che ha realizzato quanto sognava un paio d’anni fa. Quando appena arrivato a Bologna, a chi gli ricordava che tanti in rossoblu si erano costruiti una seconda vita professionale, rispondeva scherzando: «Certo, come no. Io in Brasile…, non ci sono mai stato, nemmeno in vacanza con i miei amici..». E se la ghignava. Stavolta, gli amici, può convocarli al Maracana.

Il 18° gol azzurro segnato venerdì sera al DaII’Ara ha dato a Prandelli la conferma che voleva. Giardino e il vice Balotelli. Facilitato daIl’autoesclusione di Osvaldo, che si e fatto fuori da se con comportamenti poco consoni al codice etico dettato dal ct azzurro, il centravanti del Bologna – in questi ultimi due mesi – si è sfilato di dosso l’ombra di Pazzini, ha rimpallato il nuovo che avanza (Sau) e di fatto si e proposto come primo rincalzo per il ruolo di centravanti. «Io e Balotelli siamo diversi – raccontava Gila dopo la vittoria con San Marino – lui si muove su tutto il fronte d’attacco, io sono più un uomo d’area» : e con questa dichiarazione, più o meno volontariamente, offriva la sponda a Prandelli per un’altra soluzione tattica, che lo vede in campo da prima punta, con Balotelli ed El Shaarawy attaccanti esterni. Gran bella soddisfazione, quella di Gila. Nell’album Panini presentato ieri al Centro Tecnico di Coverciano, l’attaccante del Bologna non compare nemmeno. Ci credevano in pochi, lui più di tutti.

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