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STADIO: Donadoni contro il mal di trasferta e con una difesa da rifare – 02 nov

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A Casteldebole nessuno parla di crisi, però è certo che sei partite senza una vittoria rappresentano un trend piuttosto negativo e che il piazzamento attuale di classifica non rende giustizia né alla qualità del Bologna né al gioco mostrato in questo primo scorcio di campionato. Roberto Donadoni predica calma e lavoro, ma il prossimo turno non promette niente di buono: i rossoblu affronteranno la corazzata-Roma in trasferta, contesto dove finora i risultati sono stati piuttosto deficitari, e lo faranno con una difesa da reinventare. Questi i temi che riguardano il Bologna trattati nell’odierna edizione di “STADIO”.

Mal di trasferta?

16 settembre 2012: con un gol di Diamanti e una doppietta di Gilardino, il Bologna rimonta il 2-0 iniziale (Florenzi e Lamela) e si impone 2-3 all’Olimpico contro la Roma. Questa è l’ultima vittoria del Bologna in casa degli avversari di domenica prossima, un precedente lontano che però non basta a indicare come proibitiva la prossima trasferta che attende gli uomini di Donadoni. A complicare il discorso, però, come ci racconta Furio Zara, contribuiscono altri fattori. Il fatto, ad esempio, che l’ultima vittoria sia stata soltanto la seconda negli ultimi sedici anni (l’altra risale al 2003/2004, 1-2 firmato da Pecchia e Tare) e che il Bologna attuale sia in astinenza da tre punti lontano dal Dall’Ara addirittura da nove mesi, vittoria corsara in casa dell’Udinese con rete di Mattia Destro. L’attuale tecnico rossoblu aveva cominciato benissimo la sua avventura in trasferta alla guida della squadra, inanellando una serie di ottimi risultati che poi sono scemati fino alla situazione attuale: il Bologna, insieme a Empoli e Crotone, è l’unica squadra di questa Serie A a non avere ancora ottenuto una vittoria lontano dalle mura amiche. Sarà durissima che ci riesca domenica, anche perché di fronte avrà un’avversaria che in casa non concede niente: la Roma ha giocato cinque gare in casa finora e le ha vinte tutte, segnando ben 17 reti e non subendone neanche una. Servirebbe un’impresa, dunque, ma Donadoni si ritrova oltretutto con una rosa ridotta all’osso e una difesa da reinventare.

Chi in difesa?

Ancora Zara infatti ci racconta che la stagione dei difensori rossoblu, già fino ad oggi non fortunatissima, rischia di declinare al peggio con le numerose assenze che hanno falcidiato il reparto. Dallo stop imposto all’alba del campionato al portiere titolare Mirante, infatti, il Bologna ha messo insieme una difesa non irresistibile che fino ad oggi in undici occasioni ha saputo mantenere la difesa inviolata soltanto in due occasioni, contro Crotone e Sampdoria. Domenica sera, all’Olimpico, mancheranno i leader difensivi Maietta e Gastaldello: il primo sarà fuori per tutto il mese per infortunio, il secondo è squalificato. Detto che Helander sarà sicuramente titolare, i dubbi permangono su chi affiancherà il giovane svedese: toccherebbe a Oikonomou, che però ha inficiato il suo buon nome con una serie di prestazioni tutt’altro che positive in questo inizio di stagione, al punto che Donadoni non è così sicuro di affidarsi ancora a lui sperando in un rilancio del greco. Ecco allora che emergono due alternative: la prima si chiama Alex Ferrari, che è pronto e scalpita ma ancora non ha messo minuti in cascina in gare ufficiali e che oltretutto con Helander formerebbe una coppia sicuramente giovane e interessante ma priva di esperienza. La seconda potrebbe portare addirittura all’arretramento di Dzemaili, coperto in mediana da Pulgar, soluzione fantasiosa ma che ha alcune possibilità di vedere la luce. Migliore la situazione sulle fasce, dove salvo acciacchi dell’ultimo minuto andranno Krafth e Torosidis: se il greco dovesse avere una ricaduta ecco pronto Masina.

foto: repubblica.it (Roma-Bologna 2-3, 16/09/2012)

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