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Stadio – Musa di nuovo fuori, ora la coperta è corta

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bolognafc.it

Sembrava aver risolto e superato il problema alla caviglia, che lo aveva tenuto fuori in pratica lungo tutto il pre-campionato rossoblù. E invece la sfortuna di Barrow continua, perché il gambiano ha rimediato lo stesso tipo di infortunio già diagnosticatogli poco più di un mese fa. Proprio nei giorni scorsi, quelli del ritorno all’allenamento in gruppo, che si sono tramutati, ai primi sforzi, in quelli del nuovo dolore e quindi del nuovo stop.

E ora?

Già a partire dalla giornata di ieri il ragazzo ha intrapreso un programma personalizzato, ma per gli addetti ai lavori è lontanissimo un suo recupero in tempo per lunedì. Certo, da una parte sembrava esser giunta una bocciatura già preventiva da parte di Motta, che a margine dell’amichevole con l’Utrecht ne aveva praticamente sancito l’esclusione dal progetto tecnico. Però ora, con Orsolini fuori e i rinforzi non ancora arrivati (o non completamente, escludendo Ndoye), l’allenatore italo-brasiliano sembrava anche essersi reso conto di una necessità oggettiva, e due giorni fa lo aveva provato in un tridente con Zirkzee e Ndoye.

Mancano le alternative

Il ventaglio di scelte di Motta si è ridotto ulteriormente con l’addio di Pyythia, che ha raggiunto Raimondo in prestito alla Ternana, e con l’infortunio di Orsolini, che sicuramente non recupererà per il match d’apertura (e anche oltre). Probabilmente Motta adatterà Moro a sinistra, mentre il resto del reparto offensivo sarà composto dai già citati Ndoye e Zirkzee.

Il resto

Archiviato il probabile tridente, ci si sposta sui ballottaggi delle altre zone del campo. Con ottime probabilità Lucumì recupererà il posto dall’inizio, accomodando quindi uno tra Beukema e Bonifazi; Posch presidia la fascia destra, mentre a sinistra si giocano il posto Corazza, Sosa e Lykogiannis. A schermare la difesa rossoblù, oltre che a mettersi in moto per le ripartenze, ci saranno sicuramente Dominguez e Ferguson: resta il dubbio sul terzo nome, ma è forte la candidatura di Aebischer.

(Fonte: Corriere dello Sport – Stadio – Dario Cervellati)

 

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