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Stadio – Previsti 40 milioni di rosso nel 2022: i dubbi su bilancio, stadio e mercato

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Crediti: Valentino Orsini - 1000 Cuori Rossoblù


Le cessioni non bastano: per il Bologna FC si prevedono 40 milioni di rosso nel 2022. Soltanto nel 2024 gli alti stipendi verranno abbassati e nel 2025 il nuovo Dall’Ara permetterà di generare profitti importanti. Questo è quel che emerge da un editoriale di Giorgio Burreddu per Stadio, a sette anni dalla nomina di Presidente del Bologna di Joey Saputo e nella data del suo cinquantottesimo compleanno.

Sono ancora tanti i nodi da sciogliere per l’italo canadese: la promessa fatta al suo arrivo di garantire un Bologna in grado di competere per posizioni alte e stabile economicamente è ancora lontana dalle aspettative. Il giornalista individua tre dei dubbi più rilevanti attorno a Saputo, due riguardanti il settore economico, e nello specifico il bilancio ed il rifacimento dello stadio, ed uno inerente la prossima sessione di mercato di gennaio, volto a migliorare la squadra. Il punto di vista sul bilancio è il più complesso e per certi versi gravoso: circa 40 milioni di euro di debito complessivi. Le cause principali sono l’emergenza COVID, l’aumento dei costi ed il relativo calo dei biglietti, oltre all’arrivo di un nuovo tecnico sulla panchina Rossoblù (Thiago Motta) e alle conseguenti spese dovute sostenere, anche per l’esonero di Sinisa Mihajlovic.

Il costo più importante da sostenere riguarda però inevitabilmente i 65 milioni di euro legati al costo del lavoro, dagli stipendi dei calciatori fino ai dipendenti. I dati possono sembrare apparentemente tragici, ma risulta necessario contestualizzare i problemi della società all’interno del contesto più ampio della Serie A, dove anche i sette grandi Club (per il ranking italiano) hanno perso complessivamente 1 miliardo e 400 mila euro. Certo, investimenti che hanno garantito l’Europa, ma ancora decisamente negativi a bilancio.

Dopo sette anni dall’arrivo di Joey Saputo, è cambiata più la percezione dei Rossoblù che la sostanza. Economicamente, per il Bologna sono necessari molti passi avanti, ma all’interno delle istituzioni è percepita come una società solida, stabile e compatta. Le previsioni di bilancio per i prossimi anni sembrano però dare risultati migliori: nella stagione 2023-2024, molti contratti dei calciatori andranno in scadenza e il costo del lavoro si abbasserà notevolmente.

Il secondo nodo da sciogliere è inerente lo stadio. Il nuovo Dall’Ara dovrà, nelle speranze di Saputo, far ottenere alla società maggiori introiti. Ma, per il momento, questa soluzione sembra ancora lontana: il prossimo 2 giugno 2023 cominceranno i lavori per lo stadio temporaneo (la Fico Arena), mentre per vedere i risultati della ricostruzione del Dall’Ara bisognerà attendere almeno il 2026. In questi anni, le difficoltà economiche dovrannno essere gestite adeguatamente.

Infine, l’ultimo punto riguarda il mercato di gennaio e le ambizioni. A gennaio Thiago Motta chiederà quasi sicuramente rinforzi, nonostante abbia dichiarato che farà il massimo con gli elementi in rosa. Visto e considerato il complessivo bilancio positivo dell’ultimo mercato estivo, con 12 milioni circa di utili, nella prossima sessione molto probabilmente qualche acquisto si farà, ma difficilmente si potranno prospettare grandi investimenti. In questa situazione, saranno necessarie le abilità di Sartori e Di Vaio, nel cercare giocatori che possano inserirsi adeguatamente nelle gerarchie ed aiutare la squadra a migliorarsi per puntare a posizioni più alte.

Fonte: Giorgio Burreddu – Stadio

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