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Stadio – Thiago – Arnautovic: una questione che va risolta per il bene del Bologna

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Sembra che nell’ambiente Bologna da sabato non si parli d’altro: che cosa succede tra Thiago Motta, allenatore dei Rossoblù che dal suo arrivo ha portato la squadra tra infortuni e difficoltà fino ad un punto dalla zona Europa, e Marko Arnautovic, il bomber che per un anno e mezzo ha trascinato con i suoi gol non solo una squadra, ma un intero ambiente, e ora sembra non trovare più spazio in questo Bologna? La risposta che filtra da Casteldebole è sempre la stessa: non c’è nulla di personale, nessun risentimento dell’italo-brasiliano nei confronti dell’austriaco, semplicemente (come ribadito più volte, anche davanti ai microfoni post-Lazio) ora Arnautovic è più indietro di condizione rispetto ai compagni.

Al “Galli” nella giornata di ieri è andato in scena un confronto pacifico tra tecnico e vertici societari, i quali sono stati informati di una situazione che è prettamente di campo, non esistono screzi o antipatie che precludano il campo a Marko, visibilmente scocciato per la situazione che non lo vede scendere sul terreno di gioco da titolare dal 4 gennaio, nella partita contro la Roma all’Olimpico. L’austriaco era tornato a furor di popolo nell’ultima mezz’ora della partita contro il Monza, e da lì un’ennesima ricaduta fisica e ancora fuori dal campo. Per prevenire (o per riconciliare) uno screzio tra le parti, anche dopo le rassicurazioni di Motta, la società ha in programma un incontro con i protagonisti coinvolti, presidiato da Fenucci, Sartori e Di Vaio, che possa rasserenare un’ambiente che non ha motivo di trovare problematiche in un periodo roseo, e che può portare la squadra ad un obiettivo diverso da una tranquilla salvezza.

Ma questa situazione, come sottolineato più volte, non è nuova tra l’allenatore e suoi giocatori, è nuovo il rumore intorno al protagonista, Marko Arnautovic, presumibilmente il giocatore più forte della rosa, ma questo metodo di lavoro di Motta era stato attuato anche con Orsolini e Barrow: i due, tornati dai rispettivi infortuni, hanno dovuto lavorare molto per poter tornare a vestire la maglia di titolari, non gli è stata consegnata appena sono apparsi recuperati, e così Motta sta facendo con Arnautovic. Il tecnico sa benissimo quello che può dare Marko a questa squadra, ma mantiene la sua linea che non ha fatto sconti a nessuno, e vuole che sia da sprono per Arna come lo è stato per i compagni che ora, con questa metodologia, sembrano rendere di più, vedi Orsolini. I risultati sono dalla parte di Motta, la classifica parla e conta più di ogni altra cosa, ma è davanti agli occhi anche il fatto che il Bologna faccia davvero fatica a segnare senza un bomber d’area che anche con una palla sporca ti possa risolvere le partite più complicate, o che comunque, come Arnautovic, lavori i palloni anche più difficili per smistarli e creare occasioni. C’è da tendersi la mano e lavorare insieme, venendosi anche incontro nelle richieste, perché l’importanza di Thiago e Arna è fondamentale in questo Bologna se si vuole puntare al colpo grosso, e tutti devono remare dalla stessa parte.

Fonte – Claudio Beneforti, Corriere dello Sport – Stadio

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