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Bologna

Stadio – Zirkzee sogna l’Europa, sia col Bologna che con l’Olanda

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Damiano Fiorentini / 1000cuorirossoblù.it

Che Joshua Zirkzee sia una delle piacevoli rivelazioni del nostro campionato non lo scopriamo di certo oggi. Un occhio più allenato si sarà sicuramente accorto del suo potenziale già nella passata stagione, quando ancora faceva le veci di Arnautović e non era titolare. Tutti si hanno notato il suo talento tranne che gli olandesi evidentemente, suoi connazionali, dato che al momento non è ancora arrivata la convocazione in prima squadra. La formazione orange si è già qualificata agli europei dell’anno prossimo grazie alla vittoria di sabato sera per 1 a 0 in casa contro l’Irlanda. Se si analizza la squadra allenata da Ronald Koeman, si può notare come abbondi di qualità a centrocampo con giocatori giovani e di talento (Xavi Simons per dirne uno), mentre è abbastanza carente proprio nel ruolo della punta centrale. L’altra sera il titolare era Weghorst, autore del gol della vittoria, attaccante dell’Hoffenheim molto fisico e poco tecnico che per caratteristiche assomiglia molto a Luuk de Jong, altro centravanti olandese. Ci sono poi Depay e Gakpo, più mezze punte che altro, o comunque giocatori abili di poter svariare su tutto il fronte offensivo, con proprietà già più simili a quelle di Joshua. Se a tutto questo si aggiunge il fatto che l’attuale ct non stia privilegiando chi gioca nel campionato olandese, come alcune vecchie insinuazioni sostenevano, risulta lampante come i sogni di Zirkzee di essere presente ad Euro 2024 non siano poi così utopistici. Il numero 9 rossoblù deve sicuramente migliorare ancora tanto, specialmente nella cattiveria sottoporta, ma le basi da cui parte, a soli 22 anni, sono molto buone. La sua tecnica spalle alla porta, il fatto che possa fare l’assistman oltre che il finalizzatore, l’invenzione della giocata, sono tutte caratteristiche da grande campione che altri, nel suo ruolo, in nazionale, non hanno.

 

All’Olanda converrà quindi tenerlo d’occhio in questi mesi mentre lui dovrà continuare a fare quello che ha fatto finora: migliorarsi weekend dopo weekend. Magari, sarà proprio la conquista di un’altra Europa, quella che a Bologna manca da tanto, a garantirgli la maglia arancione. E Jerdy Schouten, uno che l’altra sera quella maglia l’ha indossata, giocando pure da titolare contro l’Irlanda, con Joshua ci ha pure giocato. Non resta che sperare che sia proprio lui a raccontare ai piani alti l’incredibilmente talento del suo ex compagno rossoblù il quale, fra le altre cose, è stato pure un allievo della scuola Bayern Monaco. 

Fonte: Claudio Beneforti, Corriere dello Sport – Stadio 

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