Bologna FC
Bologna e i tre uomini per dimostrare di essere grandi
A Bucarest i rossoblù cercano la svolta europea: una gara che può dire molto sul carattere e sui reali obiettivi della squadra di Italiano.
A Bucarest c’è una notte che profuma di storia. Alle 18:45, all’Arena Națională, il Bologna torna in campo in Europa League per affrontare la Steaua Bucarest (oggi FCSB) in una sfida fondamentale per il girone. Venti giorni dopo il pari casalingo col Friburgo, i rossoblù inseguono il primo successo esterno europeo della gestione Italiano, affidandosi in panchina al vice Daniel Niccolini, ma soprattutto alla forza di un gruppo che avrà il compito di dimostrare la propria unione.
La formazione romena, in crisi di risultati e decimata dalle assenze in difesa (out Dawa, Popescu e Graovac), offrirà inevitabilmente spazi che il Bologna dovrà saper leggere e sfruttare. Ed è proprio lì, tra i corridoi interni e le corsie laterali, che i rossoblù possono colpire con i loro uomini più ispirati.
Orso, fai tua anche l’Europa League
Il primo nome è quello di Riccardo Orsolini, chiamato a guidare la manovra offensiva partendo da destra. Il numero 7 ha il piede caldo, e, soprattutto, quella capacità di accentrarsi per cercare la conclusione che potrebbe far male a una retroguardia lenta e sbilanciata. L’attaccante rossoblù sarà la principale arma per rompere gli equilibri, specie se riuscirà a dialogare con Holm e Ferguson tra le linee.
Ferguson, il tempo dell’inserimento
Accanto a Orso, l’anima di Lewis Ferguson: sono richiesti inserimenti precisi, tempi perfetti e grande presenza in area. Contro un centrocampo fisico ma poco dinamico come quello della Steaua, il capitano scozzese può essere un tassello importante sia sugli sviluppi da fermo che nelle seconde palle. È il giocatore che meglio incarna la mentalità europea del Bologna: intensità e coraggio. Ma ricordiamo che queste caratteristiche vanno anche sapute dimostrare.
Dallinga, in Steaua Bucarest-Bologna è il tuo turno
Infine, Thijs Dallinga, il riferimento avanzato. L’olandese vive di duelli e di area di rigore, e questa sera si troverà davanti una difesa d’emergenza: un contesto ideale per tornare al gol e dare un decisivo contribuito all’attacco rossoblù. Ma non dimentichiamoci di Bernardeschi e Odgaard pronti a subentrare per cambiare ritmo. Questo fa sì che il Bologna abbia tutte le carte per imporre il proprio calcio anche lontano dal Dall’Ara.
La parola d’ordine rimane la stessa: concretezza, perché in Europa ogni occasione pesa doppio.
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