Stefano Bulgarelli – Mio papà Giacomo – 12 Feb

Per concludere la giornata in memoria del Capitano più amato della Storia Rossoblù, abbiamo chiesto di raccontarcelo a chi questo campione lo ha “vissuto” per davvero. Ringraziamo il figlio Stefano per questa splendida testimonianza, fuori dagli schemi e vicino al cuore di suo Papà.

Ciao papi non ti sto più nemmeno a dire che hai lasciato un vuoto pauroso dentro ognuno di noi ma adesso sono passati già 6 anni e mi sembra ieri . I ricordi più belli me li tengo stretti a me e dentro di me; oggi, però, vorrei far sapere alle persone che non ti conoscevano chi eri. Mi ricordo le lunghe pedalate fatte insieme a te in campagna, tra la nebbia, e quel tuo sorriso sempre stampato in faccia . Ti fermavi sempre a parlare con tutti i contadini della zona e molte volte gli aiutavi a fare gli innesti a potare e alla fine partivano sempre salami e vinelli … Che momenti . Avevi sempre una parola buona per tutti e io non riuscivo a capire bene mai chi avessi di fronte . Il campione sportivo, il commentatore televisivo, ma tu eri semplicemente papà e basta. E le cicciolate dal nostro amico contadino (che momenti!!) e le pescate ai laghetti che, ogni volta che lanciavi l’amo, in una maniera o nell’altra, il tuo “amo ” non toccava mai l’acqua ( meglio il calcio vero?) e il tuo essere troppo buono ti ha premiato fino ad un certo punto. Cosa posso aggiungere: papà era ed e’ una persona per me introvabile, ad oggi,  e che forse non e’ stato mai preso in considerazione dai presidenti del bologna calcio, vedendolo solo come bandiera e basta . Quello che oggi mi fa stringere un po ‘ il cuore e’ non vedere più nulla di lui allo stadio ( la maglia sotto la curva Bulgarelli , la gigantografia nella torre maratona ecc ) . Papà si sarebbe incazzato dopo questo mio piccolo appunto polemico ma per me rimani sempre papà Giacumen.

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