Seguici su

Bologna FC

Tanti soldi in palio, quanti rischi in ballo. Cosa aspettarsi da questo Mondiale per Club?

Alle 2 di domenica notte andrà in scena il primo atto della competizione iridata per club più grande di sempre. Oltre ai ricchissimi premi in denaro, però, ci sono anche diverse critiche sulla competizione

Pubblicato

il

Il logo del nuovo Mondiale per Club FIFA (© FIFA)
Il Logo del nuovo Mondiale per Club FIFA (© FIFA)

Ci siamo, è ufficialmente iniziato il countdown per uno degli eventi per club più attesi al mondo. Da domenica 15 giugno a domenica 13 luglio, infatti, negli Stati Uniti d’America, sede dei prossimi Mondiali, andrà in scena l’edizione più grande e ricca di sempre del Mondiale per Club, la rassegna continentale destinata alle migliori squadre di ogni continente. Una competizione che, come si legge dal comunicato FIFA, «fa parte degli sforzi della FIFA per fornire maggiori opportunità di partite a livello di squadre nazionali e di club per tutte le federazioni affiliate alla FIFA – uno degli obiettivi strategici della FIFA per il ciclo 2023-2027 – e per innalzare gli standard in tutto il mondo».

Insomma, un’occasione unica a disposizione squadre e giocatori di continenti ritenuti da sempre “di secondo livello” per farsi vedere, dimostrando le proprie qualità e racimolando anche una cospicua quota di partecipazione.

Il Mondiale per club più ricco e spettacolare di sempre

La squadra dell'Inter

L’inter, insieme alla Juventus, rappresenteranno l’Italia al Mondiale per Club (© Inter FC)

Già, perchè uno dei principali temi legati a questo nuovo Mondiale per Club è proprio quello economico. Il montepremi totale della competizione, infatti, si aggira intorno al miliardo di dollari, suddiviso in 525 milioni destinati ai premi di partecipazione ed i restanti 475 suddivisi in base alle prestazioni sportive. Per capire l’importanza di queste cifre basti pensare, ad esempio, alla possibile vincita di una squadra europea di prima fascia. Oltre ai 38 milioni derivanti dalla quota di partecipazione, una vittoria del Mondiale per Club garantirebbe a questa squadra altri 117 milioni di dollari, per un totale di circa 155 milioni.

Cifre esorbitanti, insomma, soprattutto se si tiene in conto che, rispetto alla Champions League, il livello medio delle squadre partecipanti è decisamente più basso. E invece, proprio qui potrebbe esserci la svolta. Ad eccezione delle squadre europee e saudite, infatti, nessuno degli altri club invitati alla competizione si è mai probabilmente avvicinato a cifre come quelle messe in palio in questo Mondiale. Oltre alla questione economica, poi,  un evento come questo rappresenta un enorme palcoscenico per diversi calciatori, che sicuramente daranno tutto per attirare l’attenzione dei club europei, provando a strappare un’opportunità per entrare nel “calcio che conta”.

Non è tutto oro quel che luccica

Tutto molto entusiasmante, direbbe chiunque, se solo non fosse per il periodo in cui questo Mondiale per Club verrà giocato. Per diverse squadre europee, infatti, quella appena terminata è stata una stagione lunghissima. Sono aumentati, infatti, i turni delle competizioni UEFA che, uniti a campionati, coppe nazionali ed impegni con le proprie rappresentative hanno imposto un ritmo serrato e quasi inumano ai giocatori.

Sono aumentati, infatti, i dolori muscolari, gli infortuni e, soprattutto, i problemi psicologici di diversi ragazzini (ricordiamolo) neanche trentenni, costretti a girare in lungo ed in largo senza poter mai passare del tempo accanto ai propri cari. Pensiamo, ad esempio, Fabian Ruiz, ex centrocampista del Napoli e oggi giocatore del Paris Saint-Germain fresco vincitore della Champions League. Dopo aver vinto gli Europei lo scorso anno, il centrocampista spagnolo quest’anno ha iniziato la stagione il 9 agosto 2024 (con solamente 2 settimane di vacanza dalla fine dell’Europeo). Dopo aver giocato tutta la stagione con il PSG, nei giorni scorsi Ruiz ha preso parte con la Spagna alle fasi finali di Nations League, e tra poche ore si riunirà ai suoi compagni del PSG per preparare il Mondiale per Club.

La cosa più “divertente”? Se il PSG arrivasse in finale, la stagione di Fabian Ruiz, con sole due settimane di riposo, durerebbe esattamente 11 mesi e 4 giorni. E forse, per il bene di tutto il calcio, ritmi come questi sarebbero da abolire, qualsiasi sia la cifra in palio.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *