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Bologna

The Day After – 1 Dic

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Alla ricerca dell’equilibrio

Se in mezzo non ci fosse stato il quasi pareggio di Bergamo (il cui ricordo grida vendetta), quello di Parma sarebbe passato alla storia come il sesto risultato utile consecutivo rossoblù: un dato effettivamente  confortante per una squadra reduce da uno dei peggiori avvii di campionato della sua storia.

Oggi il Bologna è squadra e non più l’armata Brancaleone derisa ed umiliata dagli avversari nelle prime giornate, quando i giocatori felsinei vagavano trotterellando per il campo senza un’idea di gioco ed una logica di fondo precisa. Passo dopo passo, partita dopo partita, il gruppo allenato da Stefano Pioli sta ritrovando la compattezza e l’assetto persi per strada nelle uscite iniziali: e così può capitare che pure in dieci per quasi un tempo intero, i rossoblù riescano nella non facile impresa di preservare e difendere fino alla fine il punto tanto voluto, con una prestazione di gruppo e di coesione da antologia.

Il tutto contando anche l’assenza dell’uomo di punta, il capitano,  Alino Diamanti, costretto alla panchina da qualche linea di febbre: nonostante la forzata esclusione del numero 23, i felsinei son riusciti nella difficile missione di non fare rimpiangere il fuoriclasse di Prato, il cui buco è stato riempito dal talento ellenico di Panagiotis Konè, autore di un goal dei suoi dalla distanza, imparabile per l’incolpevole Mirante.

Quella realizzata in coabitazione col collega Bianchi è stato in effetti un piccolo capolavoro, a dimostrazione, se ancora qualcuno non se ne fosse accorto, delle immense potenzialità tecniche in possesso del greco, ormai faro di punta della rosa, insieme, ovviamente, all’oggi indisposto Diamanti. A proposito dell’Alino nazionale: che l’esplosione del greco non lo spaventi? Già in settimana dalla bocca senza peli sulla lingua del fantasista toscano erano uscite esternazioni, quantomeno controverse, su un presunto incrinarsi del suo rapporto col pubblico delle Due Torri: che l’ex West Ham stia preparando e creando le premesse per un suo addio a gennaio? Improbabile, considerando il Mondiale alle porte  per partecipare al quale dovrà disputare un girone da ritorno da protagonista qui sotto le Due Torri, piuttosto che sei anonimi mesi da gregario in una grande squadra.

La missione, per mister Pioli, è quella di trovare la giusta alchimia affinchè sia  Konè che Diamanti, giocando insieme, diano  il meglio di sé: magari già a partire dalla prossima partita, una delle più sentite ed aspettate da queste parti.

Si parla ovviamente della sfida con la Juventus di Conte, in scena venerdì sera al Dall’Ara in una fredda nottata dicembrina: sfida fondamentale per capire se i rossoblù saranno in grado di compiere l’ennesima impresa ed i due talenti di spicco della rosa riusciranno a trovare la formula vincente per esprimersi entrambi al massimo delle potenzialità. 

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