Seguici su

Bologna

The Day After – 25 Mar

Pubblicato

il


Una boccata d’ossigeno

Si era persa l’abitudine, a forza di domeniche in bianco: esattamente tre mesi e un giorno dopo ( era il 22 dicembre al Dall’Ara col Genoa) il Bologna torna alla vittoria tra le mura amiche, rompendo l’ennesimo prolungato digiuno, un tabù in fondo durato fin troppo ed esorcizzato con la solita e semplice formula dell’1-0, costante pressoché invariabile delle vittorie ( tre con quella odierna) ottenute quest’anno in casa.

Un grosso sospiro di sollievo, arrivato all’indomani del maxi corteo di Zola Predosa, raduno e contestazione ( alla società) quanto mai di buon auspicio, come già lo furono nel recente passato le adunate a Casteldebole per sostenere la squadra alla vigilia di importanti partite: una tradizione ormai consolidata che, dati gli esiti positivi domenicali ( gli unici tra l’altro in questa difficile stagione), dovrebbe essere ripetuta ogni sabato.

Parlando della partita, di positivo c’è stato in realtà ben poco: l’ennesimo match destinato a finire a reti bianche, finito stavolta in mano ai rossoblù bolognesi grazie all’episodio della svolta, il rigore ( sacrosanto) fischiato dal direttore di gara a circa un quarto d’ora dalla fine, avente esito per fortuna diverso dal simile scenario di poche settimane fa contro l’Hellas.

I protagonisti indiscussi della giornata, d’altronde, nono sono stati che loro: Lazaros Christodolopoulos ( rinominato il “Salvatore”) e Davide Ballardini, i veri vincitori di questa partita, col primo bravo a rimaner freddo durante l’esecuzione del penalty decisivo ed il secondo messosi in luce per l’audacia di schierare una squadra a chiara trazione offensiva, nel momento più delicato del pomeriggio e, forse, dell’intero campionato  ( perché non vincere nemmeno oggi avrebbe voluto dire crisi definitiva e cronica).

Una vittoria brutta, sporca, ottenuta col massimo dello sforzo ( fisico e mentale) nel contesto di una partita al limite del “ buoncostume sportivo”, calcisticamente parlando: uno spettacolo unico per errori e oscenità viste, in fondo molto simile agli altri pochi successi ottenuti quest’anno dalla squadra felsinea.

Per il momento, però, va bene così: considerato il clima incandescente e di tensione quasi palpabile, trovarsi ad oggi 23 marzo a più due dal terz’ultimo posto in classifica pare qualcosa di assolutamente miracoloso.

Vietato distrarsi però, perché il cammino per la salvezza è ancora lungo ed irto di ostacoli: mercoledì un nuovo scontro diretto a Verona contro il Chievo, squadra tradizionalmente ostica. Uscire anche solo imbattuti dal     “Bentegodi” sarebbe in effetti un ottimo risultato, per arrivare alla sfida casalinga di sabato con l’Atalanta con la giusta dose di sicurezza ed autostima.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

adv
adv

Facebook

adv