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The Day After: “E sono due” – 28 set

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Due vittorie consecutive, per un totale di tre nelle ultime quattro partite: il Bologna c’è e batte un colpo. Anzi dieci: come i punti in classifica, valevoli il terzo posto in coabitazione con la Pro Vercelli. Non che questo significhi molto, il 27 di settembre, ma tant’è: dopo intere stagioni di continuo stagnamento nelle ultime posizioni, finalmente, seppur in una categoria inferiore, si torna nella parte sinistra della classifica. E questo, ad essere sinceri,fa sempre piacere. Sei punti in cinque giorni: un cambio di marcia notevole, dopo l’inizio stentato. Il tutto, chiaramente, considerando l’ennesima farsa di una telenovela senza fine, quella per il trono societario, atta soltanto a destabilizzare sempre di più una ambiente già elettrico di suo. Mister Lopez, però, è stato sapiente: l’aver saputo isolare il gruppo dal caos esterno dell’ultimo mese è stato per gran parte merito dell’allenatore uruguaiano. E questo, dopo le critiche per i brutti tonfi iniziali, gli va riconosciuto senza se e senza ma. L’ex bandiera del Cagliari, infatti, sembra aver finalmente trovato il giusto equilibrio, seppur in perenne bilico tra il 4-3-3 e il 4-3-1-2, ieri utilizzato, con Laribi a sostegno delle punte e a far da tramite tra i reparti: proprio l’ex Latina, con un guizzo dopo neanche un giro di lancetta, ha finito per diventare il match-winner con una rete che definire fulminea sarebbe poco. Come a Terni pochi giorni prima, a decidere il risultato è stato ancora una volta un giocatore non appartenente al reparto offensivo: un buon segnale, specie se in periodo di magra per le punte. Perchè i goal, se davvero si vuol puntare alla risalita immediata, devono arrivare da tutti: difensori e centrocampisti compresi. Elemente totalmente mancato lo scorso un anno: un altro tabù dunque da far cadere. Uno, intanto, è già è stato abbattuto: quello del Dall’Ara, dove non si vinceva addirittura da marzo, circa sei mesi fa. L’aver ” espugnato” lo stadio casalingo e aver rotto la lunga maledizione perpetratasi per fin troppo tempo è stata in fin dei conti una liberazione a tutti gli effetti: sperando, che d’ora in poi, il ” Dall’Ara” torni ad essere un fattore in più per i piani del Bologna, un altro elemento a dir poco necessario per puntare con decisione ai piani altissimi della classifica.

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