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The Duel – Svanberg vs Rovella

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Damiano Fiorentini per 1000 Cuori rossoblù


 
La miglior risposta alle (comprensibili) critiche subìte sabato è giocare una grande partita con il Genoa. Sfruttare al meglio il turno infrasettimanale riporterebbe infatti entusiasmo all’ambiente, ribadendo le buone cose mostrate prima della gara con l’Inter. La squadra ne è consapevole, ed è per questo lecito aspettarsi una prova di qualità.
 
Se si parla di qualità, due ragazzi che meritano di essere accostati a questo termine sono sicuramente Mattias Svanberg e Nicolò Rovella, talenti su cui Mihajlovic e Ballardini puntano giustamente molto.
 
Nonostante la giovane età – lo svedese ha 22 anni, l’italiano deve ancora farne 20 – i protagonisti di questo duello della settimana sono dotati di una grande personalità, caratteristica che permette loro di giocare con sicurezza senza aver paura di prendersi responsabilità in mezzo al campo. In particolare il genoano, per attitudine più al centro del gioco e degli schemi tattici, dimostra una notevole eleganza nei movimenti, sinonimo di qualità tecniche ma anche di consapevolezza mentale; giocando sempre a testa alta, il talento lombardo (cresciuto nell’Accademia Inter, maturato poi nelle giovanili del Genoa) riesce infatti a trovare spesso il compagno libero, disegnando traiettorie precise ed efficaci. Dal canto suo, il centrocampista di Malmo (squadra con cui ha anche esordito tra i professionisti) sfrutta la sua forza fisica e la sua dinamicità per spingersi in avanti, accompagnando con qualità l’azione offensiva e offrendo una soluzione grazie ai suoi movimenti spesso pericolosi. Accomunati da un’ottima tecnica di base, grazie alla quale riescono a gestire in maniera affidabile il pallone, Svanberg e Rovella rappresentano elementi importanti all’interno delle rose di Bologna e Genoa, che sperano di vederli vivere una stagione da assoluti protagonisti.
Abili anche in copertura, i talenti di questa sfida sono centrocampisti duttili, capaci di ricoprire diversi ruoli senza abbassare la qualità della prestazione. Se il 65 della formazione ligure spicca per la buona visione di gioco e le doti da regista, il 32 felsineo risulta abile in fase realizzativa (5 le reti segnate lo scorso anno, già una in questo avvio di stagione), dimostrandosi pericoloso al tiro ma anche preciso e attento nell’ultimo passaggio.
 
Nonostante siano giocatori dotati di evidenti qualità e indubbia intelligenza tattica, essendo ancora giovani devono crescere sotto alcuni aspetti, migliorando la continuità di prestazione e la lettura di certe situazioni. Il tempo è sicuramente dalla loro parte. E quando capiranno come fare questo salto, diventeranno centrocampisti di primissimo livello. Non è infatti un caso che la Juve abbia già acquistato Rovella – lasciandolo crescere in prestito a Genova, dove trova sicuramente più minuti e responsabilità – e che club come Inter e Milan in estate si fossero interessati a Svanberg, segno dell’enorme potenziale dei due ragazzi. Che domani saranno uno contro l’alto, a battagliare in mezzo al campo. La sfida è apertissima.

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