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Thiago Motta: ”Sansone titolare? E’ una possibilità. Al futuro non ci penso”

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crediti immagine: Damiano Fiorentini per 1000 cuori rossoblu


Questo pomeriggio, a due giorni dalla gara del Dall’Ara, ha parlato in conferenza stampa Thiago Motta per presentare la sfida all’Udinese.
Di seguito le sue dichiarazioni.

Sono duecento giorni che siedi sulla panchina del Bologna, come sono stati?

”Intensi e belli, ci sono stati anche momenti più difficili ma li abbiamo affrontati al massimo. La squadra sta bene ed è questo ciò che conta oggi, al futuro penso poco”.

Come sta Dominguez?

”Vedere lo stadio pieno è importante per i ragazzi, Dominguez ha passato un momento complicato ma ha dato il massimo per essere a disposizione e siamo felici di averlo con noi perché può dare il suo contributo”.

Cosa manca ancora al Bologna?

”Vorrei migliorare in tutto, non sono mai soddisfatto di ciò che facciamo. Dall’inizio a oggi penso che abbiamo fatto delle cose buone che cercheremo di migliorare giorno dopo giorno”.

Ha seguito i giocatori in Nazionale? Che risposta le hanno dato quelli che sono rimasti?

”Quelli che non sono partiti si sono allenati benissimo, li ho visti molto concentrati. Alcuni di quelli che sono partiti hanno giocato, altri no, la cosa importante è che tutti al ritorno si facciano trovare pronti e si allenino al massimo per la prossima partita, ed ciò che abbiamo cercato di fare”.

Sansone può tornare titolare?

”E’ un’idea, sta bene ma non c’è solo lui. Vedremo quale sarà la scelta migliore in base a come sta ognuno degli attaccanti”.

Che Udinese si aspetta?

”La prepariamo aspettando la miglior squadra, all’andata abbiamo capito che serve attenzione. Quando attaccano lo fanno con tanti uomini, hanno molta forza fisica e diverse individualità importanti. Servirà grande sacrificio, bisognerà difendere al massimo la nostra porta per poi recuperare palla”.

Chi è rimasto qui è avvantaggiato per partire dall’inizio?

”No, non è così. Tutti hanno le stesse possibilità, dipende solo dal campo”.

La fisicità dell’Udinese può essere contrastata con il palleggio?

”Loro hanno un grande punto di forza che è la fisicità, ci sono giocatori abituati al duello e al contrasto però anche noi in squadra abbiamo giocatori con queste caratteristiche. Quando abbiamo la palla bisogna capire come muoversi e cosa dobbiamo fare, cercando di fare il meglio possibile”.

Sansone lo vede come esterno?

”Adesso lo vedo meglio al centro, sa come smarcarsi in profondità ma anche venendo incontro, ha il senso del gol. E’ sempre molto disponibile ma anche se dovesse andare sull’esterno lo farà al meglio. Quando è tornato aveva ancora dolore, e questo dimostra quanto sia disponibile, oggi sta bene e non ha più dolore”.

E’ il momento giusto per parlare con Saputo del contratto?

”No, non ora. Testa all’Udinese”.

Quanti anni ci vogliono per un progetto vincente?

”Ho visto progetti di due anni vincenti e altri durati dieci anni senza aver mai portato a termine l’obiettivo. E’ necessario avere un’idea comune, la cosa importante è avere un obiettivo concreto e fare di tutto per raggiungerlo con un buon lavoro e tanta responsabilità. Nessuno sa quanto tempo occorra davvero”.

Le basi per la crescita del club le vede?

”L’obiettivo è qualcosa di importante, ne parleremo internamente e cercheremo di arrivare a un consenso comune. Le basi le vedo, stiamo cercando di migliorare ciò che già abbiamo e capire cosa cambiare e cosa invece no. I margini di crescita sono ancora grandi”.

Ci sono allenatori che si sono lamentati della sosta, lei cosa ne pensa?

”Ognuno la vive a modo suo, io non ho ragione di lamentarmi. Io ho scelto questo lavoro perché mi piace moltissimo farlo, mi sveglio al mattino e sono felicissimo di venire qui ad allenare la squadra.  Io ho solo da ringraziare”.

Si aspetta un’Udinese diversa viste le assenze?

”Loro sfruttano la fisicità degli attaccanti, sono abituati ad andare sulle seconde palle. Mi aspetto la miglior Udinese possibile, se loro cambieranno qualcosa saremo pronti a portare la partita dalla nostra parte per avere un buon risultato”.

La partita dell’andata è stata un po’ uno spartiacque?

”Abbiamo sofferto molto i primi venticinque minuti, abbiamo avuto fortuna perché il loro secondo gol è stato annullato. Siamo sempre rimasti in partita e avremmo meritato forse anche qualcosa in più. Sono una squadra fisica e con qualità”.

Come stanno Cambiaso e Arnautovic?

”Stanno recuperando”.

Buffon ha detto che lei era il più forte nello spazio.

”Se lo dice lui è motivo di grande orgoglio per me. Mi ha aiutato molto in Nazionale, è un fantastico giocatore e una grande persona”.

Si è sentito poco apprezzato in Nazionale? 

”Non sta a me dirlo, ho sempre cercato di reagire alle difficoltà, non posso controllare i giudizi da fuori. Io sono sempre stato bene, io vado avanti e sono positivo”.

Guarda i campionati sudamericani?

”Non guardo molto al livello, singolarmente ci sono diversi giocatori forti. Hanno molta creatività e crescono con più libertà rispetto a quello che accade in Europa. In Sud America stanno arrivando anche allenatori di altri posti che stanno portando cose diverse. E’ una fortuna per il mondo perché così cresceranno le squadre. Ed ciò che deve fare anche il Bologna”.

C’è un motivo se nelle sue squadre segnano pochi gol e quelli attorno segnano di più rispetto alle loro caratteristiche?

”Ho allenato Kalimuendo, un 2002, e nessuno della sua età ha segnato quanto lui. Allo stesso tempo pressava tanto, giocava da esterno o da punta centrale. Nel calcio come nella vita ci si deve aiutare. Io devo dare a tutti la stessa disponibilità di fare gol perché è una cosa bellissima del calcio. Per questo dobbiamo creare e dobbiamo difendere, l’attaccante per noi è il nostro primo difensore.
Poi sta a loro avere il tempo di inserimento giusto. Abbiamo diversi giocatori che sono andati in gol, e questo è sicuramente interessante”.

 

 

 

 

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