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Torben’s Rule – Bfc vs Pinzolo 6 a 0: poche indicazioni per Mister Inzaghi

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Valentino Orsini

 

 

Come nelle migliori tradizioni, per raccontarvi l’amichevole di oggi, vinta dal  Bologna col punteggio tennistico di 6 a 0, partiamo dalla fine e cioè dalle parole di Pippo  Inzaghi:”Oggi c’era poco da vedere: ho visto voglia e impegno, grande disponibilità e intensità da parte dei ragazzi, nonostante fossimo imballati dal grande carico di lavoro svolto in questi giorni. Avremo brillantezza crescente, che culminerà solo per la prima di Coppa Italia, non prima. Ho girato quasi tutti i ragazzi (facendo capire che in questo momento ne ha fin troppi alle sue direttive, ndr), facendoli giocare almeno 30 minuti a testa(Calabresi è stato lo stakanovista del gruppo, avendo giocato tutti i 90 minuti). Da domenica si inizierà a fare sul serio, con una partita dai tempi di 45 minuti, in attesa del rientro dei nazionali“. Già i nazionali, a cui dobbiamo aggiungere Pulgar e Santander: Super Pippo non nasconde nel post partita una smorfia di contrarietà, perché al suo disegno tattico manca ancora tanta qualità, che forse nemmeno i nazionali e gli indisponibili riusciranno a colmare. Ma adesso è presto per qualunque tipo di considerazione, frettolosa e superficiale,  e l’Inzaghi aziendalista sa che il suo Bologna operaio non mancherà di stupire, soprattutto se scenderà in campo avendo dissotterrato l’ascia di guerra: ogni domenica una battaglia da combattere senza quartiere e da vincere, perché solo di squadra il Bologna si potrà imporre, non avendo stelle del calcio (mondiale e non) in organico. Un organico che il Mister rossoblù ha fatto ruotare nelle tre frazioni di gioco, da cui ha tratto alcune indicazioni, al di là dei goal: la difesa è e rimane un rebus, con alcuni giovani (Brignani e Calabresi) che vanno aspettati e fatti crescere senza pressioni. Bene Paz e Dijks, alla loro prima apparizione nel calcio italiano, ma il reparto difensivo necessità di un leader di esperienza, che sia in grado di dirigere la linea difensiva con autorevolezza e mestiere. Il centrocampo ha mostrato due giovani interessanti: Kingsley, che nel primo e terzo tempo ha diretto la mediana rossoblù, con buona personalità e alcune giocate in profondità da giocatore maturo, mentre Svanberg ci ha impressionato per le sue capacità di inserimento nel gioco senza palla, dal piede educato e grande facilità di corsa, risultando molto forte  anche nel gioco aereo. In avanti menzione d’onore per Orsolini, tarantolato e in palla per tutti i minuti giocati, e Bruno Pektovic, il cui bagaglio tecnico potrebbe essere veramente molto utile per tutto il reparto offensivo, soprattutto se manterrà alta la sua voglia di essere utile alla causa. Non pervenuti Destro e Avenatti, per i quali il giudizio va posposto a impegni di maggiore spessore. Domani si chiude la prima settimana di ritiro: Mister Inzaghi non demorda, la strada per il successo passa e passerà dalla sua determinazione. In attesa che il mercato aiuti a colmare le lacune.

 

Photo Valentino Orsini

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