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TRIPLICE FISCHIO – Bologna-Juve: Rocchi bocciato, i motivi. Eriksen sorpresa? Per voi; Gattuso c’è

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Salve a tutti. Che grande ripartenza in questa Serie A, non trovate? Tante polemiche (alcune giustificate), gol, dibattiti e chissà cosa ci aspetta ancora. Il clou di questa prima giornata completa arriverà stasera, quando Atalanta-Lazio potrebbe valere tanto in ottica Scudetto e Champions League. Il big match è questa sera, ma quante cose abbiamo già vissuto in questi primi giorni di campionato pre-Covid?

L’Atalanta ha ripreso da dove aveva lasciato, e che spettacolo. Mancava anche un certo Josip Iličić, ma siamo sicuri che in questa squadra giocherebbe bene anche un Under 10. La squadra di Gasperini si è presa una parziale rivincita sul Coronavirus restituendo vendetta alla città di Bergamo. Ma quanto gioca bene quest squadra? I meccanismi ormai sono quelli, punto. 

Riparte bene anche l’Inter, brava a sconfiggere una Sampdoria che, più di una squadra di Serie A, sembrava una di terza categoria. Pochissime idee, un bomber mancante (Quagliarella) e una salvezza che, giocando così, può solo essere sognata. Dall’altra parte si sente ancora forte il ruggito di Conte, che resta con il fiato sul collo della Lazio. Qui possiamo divertirci: Lukaku continua a fare il Lukaku, e non è una novità. Lautaro continua a fare il Lautaro e questa, per molti tifosi, è una novità. “No, ma pensa già al Barcellona”, “no, ma è svogliato”: quanti commenti di questo tipo sono già usciti? La verità è che Lautaro continua a fare il Toro, a prescindere dalle assurdità che si sentono nei bar dello sport. Concludiamo sull’Inter, divertendoci un pò: Christian Eriksen. E qui possiamo scatenarci, almeno con il 95% dei tifosi che lo hanno bidonato dopo poche settimane dal suo arrivo in Italia. Ottima partita, il danese ha replicato la prestazione di Napoli e si candida, ufficialmente, per prendersi le chiavi del centrocampo nerazzurro. Qualità e quantità al servizio della causa interista. “Ah, ma io l’ho sempre detto che si sarebbe sbloccato”; se, vabbé. 

Continua il suo percorso di disintossicazione da sfighe anche il Napoli di Gattuso che, sotto la buona stella di Francesca, si è preso definitivamente la squadra partenopea. Lo si è visto sin dai festeggiamenti per la vittoria in Coppa Italia: “Cantatemi Un giorno all’improvviso”, e guai a disobbedire il caro Rino. La squadra c’è, è unita e gioca per il proprio mister. Koulibaly è tornato a fare il Koulibaly, a centrocampo non litigano più e Lozano segna di testa. E se Lozano segna di testa, allora sì che le cose stanno davvero girando, meritatamente, per il verso giusto. 

Una delle partite più attese si è giocata però al Dall’Ara, Bologna-Juve ha riacceso la rivalità tra juventini e antijuventini. A proposito, ma che stile aveva Mihajlović in panchina? Siniša Mihajlović, nel dopo partita, ha giudicato positiva la direzione di gara dell’arbitro Rocchi. Ma, forse, resta qualche dubbio. Primo caso: il rigore assegnato ai bianconeri per trattenuta di Denswil e de Ligt. Rigore o non rigore? Senza il Var questo qui non sarebbe mai stato calcio di rigore. Ma il Var c’è. E bisogna usarlo. Altrimenti, poi, che vi lamentate a fare? La trattenuta era leggera, ma sufficiente per condannare Denswil che, francamente, è apparso ancora in quarantena e lo si è visto anche sul gol di Dybala. Se lasci alla Joya così tanto spazio poi niente lamentele, perché prima o poi ti punirà. Torniamo all’uso del Var. In molti, giustamente, potrebbero dire: “Allora quell’entrata di De Sciglio a gamba tesa non era da rigore o, almeno da controllo Var? Certo che sì. Ma noi non facciamo gli arbitri. E meno male. La prestazione negativa di Rocchi passa anche da questo rigore non dato. Ultimo caso: il grande e “buono” Danilo e la sua entrata su Juwara. Niente scuse: era rosso diretto. Ma tranquilli, perché il buon Danilo lo capisce e, pochi minuti più tardi, si auto-punisce. Ingenuità clamorosa. La mia squadra non ha più terzini, che faccio? Mi faccio espellere dai. A proposito di piedi a martello ed entrate in ritardo. Anche l’entrata di Soriano (già ammonito) su Pjanić era da sanzione, ma Rocchi, anche in quel caso, è sembrato spaesato. Dopo tre mesi potrebbe anche starci? Insomma. Anche perché sono anche altre le situazioni mal interpretate dal fischietto di Firenze: prestazione bocciata, la sua.

Cosa ci ha insegnato questa prima ripresa? Nulla di nuovo. Che gli arbitri sbagliano, che le partite possono essere condizionate da ingenuità clamorose e che non bisogna mai dare nulla per scontato. E questa è sempre la stessa storia. Cosa dobbiamo aspettarci in queste prossime settimane: le solite cose, dubbi Var, errori arbitrali, gol, proteste, espulsioni. Che poi, diciamolo sinceramente: escludendo errori arbitrali, a noi, queste cose, ci mancavano un sacco. 

Un’ultima cosa: un minuto di silenzio per tutti quelli che al Fantacalcio hanno messo Cornelius in panchina. So cosa significa.

Alla prossima.

 

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