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Tutti gli uomini di Mister Siniša – Luca Bucci, veterano con i guantoni

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fonte immagine: bolognafc.it


Bolognese di nascita, parmigiano per crescita calcistica, Luca Bucci è da quasi 5 anni ormai il preparatore dei portieri del Bologna. Sotto le sapienti mani del preparatore rossoblù sono passati sia Antonio Mirante, che ora Lukazs Skorupski.

Cinquantuno anni compiuti lo scorso 13 marzo, Bucci è stato nella carriera precedente un protagonista dei campi di A, B e C. Infatti, nella sua pluridecennale ha calcato i campi di mezza Italia, arricchendo la sua carriera con trofei e risultati importanti.

GLI INIZI – Cresciuto nel vivaio del Parma, a fine anni 80, i primi anni di carriera professionistica sono caratterizzati da tanta gavetta e panchina, sia al Parma, squadra in cui debutta nella stagione 86/87, quando i crociati sono in Serie B. Successivamente i gialloblù lo inviano in prestito prima alla Pro Patria, poi al Rimini. Tuttavia, le esperienze fruttano poche presenze. Le due stagioni successive, 88/89 e 89/90 lo vedono di nuovo a Parma, ancora in B, ancora nelle vesti di rincalzo. La svolta arriva con il trasferimento al Sud. Le due stagioni alla Casertana gli permettono, in particolare nella seconda di queste (in Serie B), di fare la sua prima esperienza da titolare. Con i campani, dopo aver conquistato da riserva la promozione in B, si guadagna il posto da titolare e si dimostra subito all’altezza. La stagione successiva, nonostante la retrocessione della formazione rossoblù, rimane in B con la maglia di un’altra compagine emiliana, la Reggiana. A Reggio Emilia si conquista la Serie A sul campo, vincendo da protagonista il campionato cadetto. La Serie A tuttavia la giocherà finalmente con i colori ancora del Parma.

I RICONOSCIMENTI – Dal 93/94 fino al 95/96 è il titolare indiscusso della formazione di Nevio Scala. In questi anni arricchisce il personale palmarès con le vittorie in Supercoppa Europea e Coppa UEFA. Sono anche anni importanti dal punto di vista della carriera internazionale. Particolarmente apprezzato per le sue doti col pallone tra i piedi, Arrigo Sacchi lo include nella spedizione azzurra per USA ’94. Al Mondiale statunitense arriva la cocente delusione della sconfitta ai calci di rigore nella finale di Pasadena, ma la convocazione per la manifestazione iridata è un riconoscimento molto importante per la sua carriera. La sua carriera azzurra termina con 3 presenze totali. L’ultima delle quali da titolare, ma nella quale tuttavia viene espulso dopo appena 9’.

BUFFON – Nel 1995 è protagonista di uno degli episodi che hanno segnato gli ultimi 25 anni di calcio italiano. A novembre della stagione 95/96, infortunatosi ad una spalla nella partita precedente a quella col Milan, Nevio Scala è costretto a sostituirlo. Lo storico tecnico dei gialloblù decide di far esordire un giovane Gianluigi Buffon, autore in quell’occasione di un esordio folgorante. Nel giro di poco meno di una stagione, Bucci perde il posto a favore di Buffon ed è costretto a lasciare nuovamente Parma.

IL PERIODO GRANATA – Si trasferisce per 6 mesi al Perugia, tornato al Parma rimane 6 mesi all’inizio della stagione 97/98, ma non trova spazio all’ombra dell’ormai affermato Buffon. Si lega così al Torino. Con i granati vive ottime stagioni a livello personale, confermandosi portiere affidabile, esplosivo fisicamente e ottimo nel gioco con il pallone tra i piedi. A Torino trascorre 5 stagioni e mezzo da indiscusso titolare, tra A e B. In granata ha lasciato grandi ricordi, vincendo anche la Serie B nella stagione 2000/01.
Nel 2001 poi è tra i protagonisti dello storico Derby della Mole nel quale il Torino, neopromosso, rimonta dal 3-0 per la Juventus. Non brillando particolarmente, tuttavia è tra i pali quando il bianconero Salas spedisce alle stelle il rigore del potenziale 4-3

ANCORA PARMA E GUANTONI APPESI AL CHIODO – La stagione che vive ad Empoli dopo l’addio al Torino, è l’anticamera della quarta esperienza a Parma. Ancora una volta ci mette una stagione a diventare titolare, ma per tre stagioni, dal 2004 al 2008, è ancora protagonista al Tardini.
Nella sua quarta esperienza parmigiana è protagonista anche della incredibile cavalcata che nel 2006/07 vede il Parma, guidato da Claudio Ranieri, salvarsi dopo un clamoroso girone di ritorno. Per Bucci la soddisfazione è doppia visto che ad inizio stagione era stato relegato al ruolo di riserva del giovane De Lucia. Chiude la carriera a Napoli, nella stagione 08/09 finendo per risultare la quinta scelta di un confusionario turbinare di portieri.

Dopo l’addio al calcio giocato e una breve pausa, si lega ancora al Parma sul finale di stagione 10/11, quando si unisce allo staff di Franco Colomba. Successivamente rimane titolare del posto da preparatore dei portieri anche con Roberto Donadoni. Nel 2015 lascia il Parma insieme allo staff del tecnico bergamasco, per poi trasferirsi a Bologna, dove ancora oggi allena i portieri dei rossoblù avendo “resistito” a ben due cambi di guida tecnica: prima Pippo Inzaghi e oggi Sinisa Mihajlovic.

Da sempre attento all’aspetto tecnico del ruolo del portiere, Bucci è sicuramente un elemento molto importante per le prestazioni dei portieri che allena. Da calciatore infatti ha dovuto fare i conti con il classico pregiudizio del portiere di bassa statura. Tuttavia, la reattività e la compensazione attraverso notevoli abilità nell’uno contro uno, nelle uscite basse e nella non scontata abilità col pallone tra i piedi, gli hanno più volte permesso di imporsi come uno dei migliori portieri della Serie A e ovviamente delle categorie inferiori.
Le sue abilità sono state riconosciute da maestri, come Arrigo Sacchi e Nevio Scala, che ne hanno elevato il valore grazie alla fiducia che hanno riposto in lui.

Le stagioni nelle quali è partito alle spalli di colleghi anche meno quotati di lui, e che poi sono stati scavalcati, mostrano tutta la personalità del preparatore rossoblù. Valori caratteriali e animo pugnace che oggi cerca di trasmettere quotidianamente ai suoi atleti, perfettamente in linea con lo stile di Mister Sinisa.

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